domenica 4 marzo 2018

Ostia. Il paradosso della Spiaggia Libera SPQR: il Municipio chiede a Uisp e Libera il pagamento dell'occupazione.

Uisp e Libera: Oltre al danno la beffa. Ad Ostia chi denuncia alla fine paga. Siamo parte lesa faremo opposizione al provvedimento e azione di risarcimento.
La storia della Spiaggia Libera SPQR di Ostia assegnata a Libera e Uisp si arrichisce di un altro capitolo.
...Dopotutto, nel mondo sottosopra giustizia e legalità non sono mai sinonimi...


libera.it
Il Prologo, Repubblica 16 dicembre 2017 di Enrico Bellavia
Spiaggia Libera SPQR di Ostia: una verità, tante bugiePrendete una determina del 2010 che bolla come abusivo un chiosco su una spiaggia in concessione a Ostia, non dategli corso e portatevela a casa. Avrete una cartuccia se qualcuno vi chiederà conto di quel lido che gestisce Roberto Bocchini, amico dei “neri” e poi degli emergenti 5S Paolo Ferrara e Davide Barillari. Quando, quello stesso lido, nel 2014, sarà assegnato con bando a Libera e all’Uisp, lasciate del tutto ignare dell’abuso, prendetevela comoda, poi mandate quel foglio per WhatsApp alla dirigente del X Municipio, Cinzia Esposito. E trasformate la cartuccia in bomba. Adesso gli abusivi saranno Libera e Uisp che devono sloggiare. Le finte associazioni antimafia di Ostia esulteranno. Faranno un bel dossier benedetto dai 5S, anche contro la nostra Federica Angeli. E rideranno tutti: Spada e CasaPound compresi. Di chi era la determina? Di Franco Nocera, ex dirigente dell’ufficio tecnico di Ostia, arrestato ieri. per mazzette.

Nuovo colpo di scena nella storia del lido già gestito da Uisp e Libera contro le quali continua la guerra del Municipio - Repubblica 3 marzo 2018 Enrico Bellavia
L’avviso di pagamento mette insieme la coop che aveva compiuto gli abusi e l’associazione che li aveva denunciati. Agli occhi del Municipio di Ostia che per anni ha tollerato, se non avallato e coltivato l’illegalità, devono entrambe 68 mila euro al Demanio e alla Regione Lazio per l’occupazione di una spiaggia che lo stesso Municipio gli aveva assegnato. Stranamente, l’atto con l’avviso di pagamento è del 26 luglio ma è stato notificato soltato ieri. Ed è forse la minore delle incongruenze di questa vicenda. L’intimazione a pagare è infatti l’ennesimo colpo di scena nella storia dell’ex spiaggia Amanusa, sottratta alla Roy’s di Roberto Bocchini e assegnata a Libera e alla Uisp con bando pubblico, risultato poi del tutto irregolare, così come denunciato dagli stessi assegnatari.


Così Libera e Uisp, da parti lese di una scellerata gestione municipale che solo a marzo scorso ha revocato il bando viziato, si trovano così accomunate alla coop beneficiaria delle complici distrazioni del Comune. È il mondo sottosopra di Ostia: qui con bollo di amministrazione pubblica, l’illegalità pretende di controllare, e perfino sanzionare, chi le carte in regola le aveva per sé e le ha pretese dagli altri, ma senza successo.

Spesso — e in questa storia di sicuro — di codicilli, postille, determine errate, bandi truccati, faldoni spariti si è nutrito il Municipio sciolto per mafia. E non è certo finita. Perché a dettare legge è, oggi come ieri, la burocrazia. In tema edilizio un concentrato di potere in un territorio che conta 71 lidi, in gran parte gonfiatisi di abuso in abuso senza che l’amministrazione battesse ciglio. Perché volavano mazzette, minacce dei mafiosi che dettavano legge e come i Fasciani e gli Spada facevano incetta di lidi. E poi voti da portare in dote alla politica. Con un contorno di veleni e dossier costruiti ad arte per ribaltare i piani.

Un tempo fiore all’occhiello delle spiagge libere di Ostia, l’ex Amanusa, di bando in bando, finisce alla Roy’s del pregiudicato Roberto Bocchini legato a sua volta a Fausto Busato, ex Nar e amico del capogruppo 5S Paolo Ferrara. Prima delle scorse politiche è anche per questo che si tengono lì alcuni appuntamenti elettorali e una cena per Roberta Lombardi. Va così fino al 2013 quando, sotto l’amministrazione del pd Tassone, finito poi nei guai per corruzione in Mafia Capitale, il Municipio congegna un bando di assegnazione. La Roy’s viene esclusa per i precedenti di Bocchini. Libera e Uisp ottengono la spiaggia. Ma non riescono a entrarne in possesso. Pendente il ricorso di Roy’s, il Municipio lascia che a gestirla sia la coop di Bocchini che guadagna così la stagione balneare 2014 senza averne alcun titolo. E per di più dopo una sentenza del Tar già favorevole per il Comune. Libera e Uisp si insediano solo nel 2015. E, dopo la presa di possesso della spiaggia iniziano a chiedere chiarimenti al Municipio. Tra il bando e lo stato dei luoghi ci sono differenze abissali. Abusi dei quali nessuno sembra mai essersi accorto. La partita è incandescente: Libera e Uisp sanno di giocarsi la faccia e per questo mettono nero su bianco le loro sollecitazioni e i loro rilievi, coinvolgono tutti e danno il massimo di pubblicità ai loro dubbi. Il Municipio fa orecchie da mercante. E così tutte le amministrazioni coinvolte. Tergiversano e non rispondono per mesi.

Intorno a Libera e Uisp monta una campagna politico- mediatica. I 5S denunciano l’illegalità della spiaggia: di quella soltanto e solo da quando Roy’s è uscita di scena. La campagna si nutre di una pronuncia dell’Anac che nel frattempo ha bocciato il bando municipale, viziato all’origine, proprio come sostenuto da Libera e Uisp che a marzo 2016 presentano un esposto in Procura. Scoprono anche che dal 2010 giace da qualche parte un ordine di demolizione degli abusi che nessuno ha mai notificato e che rispunta proprio in quel frangente. Alla fine gettano la spugna e riconsegnano le chiavi.
La storia è ora parte di un corposo dossier giudiziario sui lidi di Ostia e le complicità del Municipio nell’illegalità dilagante in quello stesso pantano politico- burocratico in cui è finita la palestra della legalità di Ostia bloccata da due anni dall’inneffabile burocrazia municipale alla cui testa c’è Cinzia Esposito.
Lo stesso direttore che ora batte cassa da Roy’s e da Uisp e Libera, capace di mettere sullo stesso piano accusatori e accusati, come se il Municipio non avese mai fatto quel bando, l’assegnazione non ci fosse mai stata e gli abusi mai avvenuti e le denunce mai arrivate. Dopotutto, nel mondo sottosopra giustizia e legalità non sono mai sinonimi.
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E' chiaro - commenta Libera - quella della della Spiaggia Libera SPQR è una vicenda prolungata e complessa, che ci racconta qualcosa di importante delle dinamiche di un territorio così particolare come quello di Ostia. E' una storia fatta dell'impegno di molte persone, delle loro speranze di cambiare il posto in cui vivono e degli ostacoli che hanno dovuto affrontare. Che riguarda il suo bene più prezioso, il mare, e la gestione di questo settore da parte degli uffici di un Municipio precedentemente sciolto per mafia, con comportamenti e atti il cui disegno è ancora tutto da interpretare, e che si intrecciano con l'agire di attori economici e sociali del territorio. E che racconta di rapporti politici, di personaggi in ascesa e in declino, e di attori spregiudicati della vita lidense, di dossier e attacchi che ripetutamente si armano contro alcuni o contro altri, a seconda degli interessi in gioco. Nei territori di Spada e Fasciani, Ostia è anche altro.

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