Milano, 28 febbraio 2018
Egregio presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni,
Egregia ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
e per conoscenza Egregi ministri del governo Gentiloni,
oggetto: decisioni di Bruxelles 14-15 febbraio e altro
Vi
scrivo anche se in questo periodo siete in carica solo per il “disbrigo
degli affari correnti” perché sono sconcertata di quanto i ministri
della Difesa degli Stati Nato hanno deciso nell’incontro a Bruxelles del
14 -15 febbraio:
–
l’Italia, su richiesta del segretario USA alla Difesa, Jim Mattis, si è
impegnata con la NATO a portare la propria spesa militare dagli attuali
circa 70 milioni di euro al giorno a circa 100 milioni di euro al giorno.
– un contingente italiano è già schierato in Lettonia a ridosso del territorio russo
– il
10 gennaio scorso caccia italiani Eurofighter Typhoon sono stati
schierati in Estonia, a una decina di minuti di volo da San Pietroburgo,
con la motivazione di proteggere i Paesi baltici dalla possibile
«aggressione russa».
–
il 10 gennaio scorso l’Italia ha assunto il comando della componente
terrestre della NATO, Response Force, proiettabile in qualsiasi parte
del mondo «alle dipendenze del Comandante supremo delle forze alleate in
Europa», sempre nominato dal presidente degli Stati Uniti.
– il 26 gennaio scorso la Marina italiana ha ricevuto il primo caccia F-35B a decollo corto e atterraggio verticale, il cui personale verrà addestrato nella base dei marines di Beaufort in Carolina del Sud.
– tra
circa due anni il Pentagono comincerà a schierare in Italia al posto
delle attuali B-61 le nuove bombe nucleari B61-12, spingendo il nostro
Paese in prima fila nel sempre più pericoloso confronto nucleare con la
Russia.
Vi rendete conto che tutto ciò vuol dire prepararsi alla guerra?
Vorrei
ricordarvi l’articolo 11 della nostra Costituzione: «L’Italia ripudia
la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Voi non state lavorando per la pace, come richiede la nostra Costituzione.
Spero
che i cittadini italiani si mobilitino per far presente al nuovo
governo che si deve mettere in pratica la nostra Costituzione.
Amalia Navoni – Coordinamento Nord Sud del Mondo
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