Secondo Chloe Ayling, le ragazze
vendute come schiave sessuali dall'organizzazione "Black death
group" sarebbero destinate ai Paesi arabi.
h.p ANSA
"Ho subito un'esperienza terribile. Ho temuto per
la mia vita minuto per minuto. Sono infinitamente grata alla polizia
italiana e a quella britannica per avermi salvato. Hanno lavorato giorno
e notte per trovarmi". Lo ha detto in un'intervista rilasciata al Tg1
Chloe Ayling, la
modella inglese di 20 anni
attratta con un'offerta di un servizio fotografico a Milano e poi
sequestrata da un uomo polacco che avrebbe voluto metterla in vendita
nel deep web, l'area oscura e illegale della rete.
"Sono appena arrivata a casa dopo quattro settimane" ha detto la
ragazza, raggiunta dal Tg1 a sud di Londra. "Mi devo riprendere, non
posso dire altro finché non sarò interrogata qui in patria".
Chloe Ayling ha inoltre riferito di star bene e che quello del mese
scorso era il suo primo viaggio in Italia. La modella vive con la madre
in un quartiere popolare a sud di Londra.
Dagli interrogatori, come rivela sempre il Tg1, emergono anche altri
dettagli. Chloe ha raccontato che il suo aguzzino, il 30enne polacco
Lukasz Pawel Herba, le avrebbe detto di aver guadagnato 15 milioni di
dollari in cinque anni. E che tutte le ragazze vendute come schiave
sessuali dall'organizzazione "Black death group" sul deep web sarebbero
destinate ai Paesi arabi.
Ne vengono vendute all'asta almeno tre alla
settimana, secondo il racconto di Herba riferito agli inquirenti dalla
modella, e chi le acquista può poi regalarle o darle in pasto alle
tigri.
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