sabato 5 agosto 2017

MalwareTech, dallo stop a WannaCry alla galera USA

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Il ricercatore britannico salutato come "eroe" per aver messo un freno alla proliferazione del ransomware arriva negli Stati Uniti e viene prelevato dalle autorità, che lo accusano di aver creato un altro malware pericoloso
Hutchins
Roma - Marcus Hutchins, smanettone ventitreenne noto online come MalwareTech, è stato arrestato nei giorni scorsiall'aeroporto di Las Vegas, dove era giunto per partecipare alle conferenze hacker agostane (Black Hat e DEF CON). Di nazionalità britannica, Hutchins aveva raggiunto la notorietà mondiale nei mesi scorsi grazie al suo contributo nel contrasto al ransomware WannaCry.

Era stato proprio Hutchins/MalwareTech, infatti, a scoprire il "kill switch" programmato all'interno del tanto chiacchierato malware, un nome di dominio nascosto la cui registrazione ha permesso al ricercatore di bloccare la diffusione incontrollata di una minaccia che, per alcuni giorni, ha occupato le prime pagine dei quotidiani in Italia e non solo.


Evidentemente nessuna buona azione può restare impunita, e Hutchins è stato prelevatodagli agenti federali dello United States Marshals Service e poi consegnato alla custodia di un ufficio dell'FBI del Nevada. Dai tweet pubblicati prima dell'arresto emerge il fatto che MalwareTech era all'oscuro di tutto, mentre la sua improvvisa "scomparsa" dal social network ha spinto la community di ricercatori che lo conoscevano a indagare sulla faccenda.

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