venerdì 2 novembre 2012

Rifiuti, bufera sulla nuova discarica: misure straordinarie non piú negoziabili

Il commissario straordinario Goffredo Sottile: l'alternativa a Monti dell'Ortaccio sono i rifiuti in via Nazionale. Oggi previste altre manifestazioni contro il nuovo sito per la discarica.

Il ministro Clini: «Dalle amministrazioni di Roma e Lazio la collaborazione è stata uguale a zero».

ilmessaggero.it  di Mauro Evangelisti
Il Governo sta preparando un provvedimento per salvare Roma dall’emergenza rifiuti, saranno «misure straordinarie non negoziabili con la Regione e le istituzioni locali, in linea con le direttive europee e le leggi nazionali, per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma», dice il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che avverte:
siamo di fronte a un’emergenza più grave di quella della Campania. Ieri il ministro Clini ha usato frasi forti per spiegare, prima ai parlamentari europei che hanno svolto l’ispezione a Malagrotta e Monti dell’Ortaccio, poi alla commissione parlamentare sulle ecomafie, che Roma è a un passo della catastrofe.
E Goffredo Sottile, commissario per l’emergenza rifiuti nominato dal governo, ha aggiunto: «Alternative a Monti dell'Ortaccio non ce ne sono. Noi rischiamo il primo gennaio 2013 di avere i rifiuti nelle strade di Roma. L'alternativa a Monti dell'Ortaccio sono i rifiuti a via Nazionale».

Cosa succede? Clini ha fatto questa sintesi: se chi fino ad oggi ha sempre detto no - Comune, Provincia e Regione - continuerà a ostacolare ogni soluzione, il governo non consentirà che i rifiuti finiscano per strada. Cosa significa? Significa che è molto probabile che sarà il consiglio dei ministri a decidere le misure urgenti da prendere, alla luce del fatto che la proroga a Malagrotta scade il 31 dicembre. «Sono otto mesi che ci stiamo occupando del problema rifiuti di Roma e per otto mesi abbiamo avuto il gioco dell'oca. Ogni volta che è venuta fuori una soluzione, non andava bene all'uno o all'altro. Adesso basta giocare. Il commissario, il prefetto Sottile, è stato incaricato dal governo di trovare una soluzione e ce la presenterà. Se questa soluzione non è praticabile, per ragioni che non dipendono da procedure tecniche, ma da problematiche di tipo diverso, le stesse che per 40 anni hanno impedito a Roma di risolvere il problema dei rifiuti, dovremo trovare una soluzione».

Il governo sta anche lavorando sull’ipotesi di mandare parte dei rifiuti, quelli non trattati, fuori dal Lazio. In realtà, già il Campidoglio si è mosso e sta mettendo a punto una gara di valenza europea per portare circa 1.300 tonnellate di rifiuti - quelli che non passano dai quattro impianti di trattamento - all’estero, sull’esempio della Campania che «esporta» spazzatura in Olanda. Ieri però Clini ha inserito un elemento nuovo: serve una modifica alla legge che proibisce alle regioni del sud di mandare nelle regioni del nord i rifiuti. «C'è anche la possibilità di portare i rifiuti fuori da Roma, dalla provincia e dalla Regione - osserva Clini - ma purtroppo il blocco delle regioni del nord, per ragioni più politiche che altro, impedisce di utilizzare siti che hanno la capacità di risolvere il problema a costi sostenibili. Napoli invece di portare i rifiuti a Bologna, Torino o Venezia dove ci sarebbe disponibilità li manda in Olanda: chiedetevi se è razionale. Stiamo lavorando anche a questo punto».

Di fronte allo scenario catastrofico descritto da Clini, ieri il sindaco Gianni Alemanno ha tuonato: «Per i rifiuti Roma non avrà mai i problemi di Napoli. E sono soddisfatto che anche l'Europa abbia bocciato l'ipotesi dei Monti dell'Ortaccio». Ma che le amministrazioni locali siano in un vicolo cieco, lo dimostra anche cosa è successo ieri pomeriggio quando gli assessori ai Rifiuti di Comune (Visconti), Provincia (Civita) e Regione (Cangemi) hanno incontrato la commissione guidata dall’olandese Judith Merkies. Ai parlamentari europei che chiedevano di capire a chi spettassero le decisioni sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, sono arrivate risposte in ordine sparso dei diversi assessori. «Scaricabarile», è l’espressione in inglese usata dalla Merkies. Chiosa il ministro Clini: «Dalle amministrazioni di Roma e Lazio la collaborazione è stata uguale a zero».

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