mercoledì 21 novembre 2012

SLA, domani al Ministero dell'Economia: "Senza risposte ci lasceremo morire".

Ferrero: "Siamo al loro fianco, Governo metta i soldi o sarà complice di omicidio". 

..."Nel caso non rispondiate a questo appello - conclude Usala - vi prenderete la responsabilita' di tutto quello che potra'avvenire. Noi non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna"... 
"Abbiamo apprezzato i tanti appelli a non estremizzare la protesta con gesti non reversibili giunti da Ministri, Politici e tanti Cittadini. Purtroppo non dipende più da noi, le nostre scelte sono coerenti, abbiamo chiesto quanto previsto da una legge votata in agosto, la 135/2012, che prevedeva almeno 350 milioni per i disabili gravissimi. Siamo ora noi che facciamo un appello al Governo perché ripristino i finanziamenti sottratti con il disegno di legge di stabilità all'esame del Parlamento".
Domani Salvatore Usala, malato di SLA e Segretario del Comitato 16 novembre onlus, noto già per vari interventi e importanti dichiarazioni sui diritti per i malati di Sla, si presenterà al presidio con 5 ore di autonomia davanti al Ministero dell'Economia. Dopo le 5 ore tutto dipenderà dalle risposte del Governo.
"Invitiamo i Ministri dell'Economia, Politiche sociali e Sanità ad incontrarci il giorno 21 presso il Ministero dell'Economia. Noi saremo in presidio ad aspettarvi dalle 10,30 - continua Usala -. Siamo certi che si possano trovare soluzioni per soddisfare le legittime richieste dei disabili gravissimi discutendo dei punti presentati ai Ministri Balduzzi e Fornero nell'incontro del 31 ottobre a Monserrato".

Tra le richieste dei malati di SLA quella più rilevante resta l'incremento del fondo nazionale per la non autosufficienza fino ad almeno 400 milioni di euro, raddoppiando con un emendamento gli attuali 200 milioni previsti dal testo della legge di stabilità che sarà votato alla Camera. Inoltre, chiedono di utilizzare queste risorse in via prevalente e prioritariamente per i disabili gravissimi. Richieste non esose se pensiamo che i fondi per il sociale ammontavano a 2500 milioni di euro nel 2008 e quello per la non autosufficienza proprio a 400 milioni nel 2010. Dunque, sarebbe il minimo riportare il fondo in questione ai livelli di 2 anni fa.

"Nel caso non rispondiate a questo appello - conclude Usala - vi prenderete la responsabilita' di tutto quello che potra'avvenire. Noi non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna".

Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc ed ex ministro della Solidarietà Sociale, è tra i pochi politici a sostenere la battaglia dei malati sla: "Domani, 21 novembre, saremo davanti al ministero dell'Economia con i disabili gravissimi per sostenere la loro battaglia in difesa dei diritti sociali negati dall'azzeramento delle risorse per l'assistenza. Nel 2008 i fondi per il sociale ammontavano a più di 2500 milioni di euro, oggi a zero. E non basta l'elemosina inserita nella legge di stabilità di appena un quinto del maltolto, 500 milioni di euro. Servono risorse adeguate ai bisogni della cittadinanza, con particolare riguardo alla non autosufficienza. I ministri Fornero e Balduzzi mantengano la promessa fatta ai malati sla mettendo immediatamente i soldi sul sociale. Lo sciopero dei ventilatori polmonari annunciato dai malati sla, che rischiano di morire in poche ore per mancanza di ossigeno, non dovrebbe proprio iniziare. Il governo se non intervenisse si renderebbe complice di omicidio".

Nessun commento:

Posta un commento