Ed ora il Governo Monti vuole avvelenare l’acqua. Gira, infatti, per le segrete stanze, uno schema di decreto interministeriale che consentirebbe di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine. La situazione è piuttosto seria e il presidente della Commissione europea si è visto recapitare una richiesta di interrogazione urgente da parte dell’europarlamentare Niccolò Rinaldi. Tra la documentazione presentata ci sono alcune osservazioni dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment ). L’Isde sostiene infatti che lo schema di decreto, se approvato, consentirebbe in Italia l’erogazione per consumo umano di acqua contaminata o comunque pericolosa per la salute, in contrasto con le norme europee e italiane, con le evidenze scientifiche e col principio di precauzione. Come si legge nel testo dell’interrogazione, “la modifica proposta è in palese contrasto con le evidenze scientifiche in quanto è acclarata la potenzialità tossica dei cianobatteri e le azioni epigenetiche, genotossiche ed oncogene dei vari tipi di microcistine da essi prodotti”.
Di conseguenza, “l’approvazione di questo decreto comporterebbe un rischio documentato e concreto per la salute umana”.
Questi i requisiti tecnici dello schema di decreto interministeriale che propone l’introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità: notification number 2012/0534/I – C50A, title “Schema di decreto interministeriale per l’introduzione, nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro “Microcistina-LR” e relativo valore di parametro”.
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