Il 14 novembre, mentre in 27 paesi europei milioni di persone manifestavano contro le politiche di austerità e i massacri sociali del liberismo, in Italia centinaia di migliaia di studenti, docenti ed Ata, lavoratori/trici del settore pubblico e privato segnavano con la loro forte presenza lo sciopero generale e i cortei che abbiamo organizzato con gli studenti in 30 città. Enorme in particolare la partecipazione a Roma dove circa 80 mila manifestanti hanno bloccato la città, arrivando pure di fronte al Parlamento e purtroppo dovendo subire un’ignobile aggressione poliziesca che ha provocato il ferimento di tanti giovani.
Insomma, la politica scolastica governativa, in continuità con quella dei precedenti ministri dell’Istruzione, vuole imporre una scuola-miseria fatta di tagli permanenti e finanziamenti ridicoli, e una scuola-quiz, basata sui grotteschi indovinelli dell’Invalsi come metro di valutazione per istituti, docenti e studenti: per sfornare una massa di giovani precari indifesi e sottomessi alle imposizioni dei gruppi industriali e finanziari e delle caste politiche e manageriali, che hanno provocato la gravissima crisi che affligge dal 2008 l’Italia e l’Europa, pagata dai settori sociali più deboli e non dai responsabili di essa, che anzi aumentano i profitti, la corruzione, l’evasione fiscale, le ruberie.
Dunque è decisiva la massima riuscita dellosciopero della scuola del 24 novembre, convocato per la prima volta da tutti i principali sindacati di categoria, e di una grande manifestazione unitariadel popolo della scuola pubblica a Roma. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta ai nostri appelli dagli altri sindacati promotori dello sciopero, che hanno convocato una manifestazione stanziale a P. del Popolo, del tutto inadeguata alla grande partecipazione di docenti, Ata e studenti che si prevede a Roma. Invitiamo dunque gli studenti medi e universitari, i precari, i Comitati e coordinamenti adorganizzare con noi la manifestazione che partirà da P. della Repubblica alle ore 10, dirigendosi verso il centro della città.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
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