venerdì 2 novembre 2012

Costi della politica, governo battuto: “Sì alla revoca dei Comuni a Equitalia”

Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali votano contro il parere dell'esecutivo: gli enti locali potranno "sganciarsi" dalla società di riscossione. Sì alla norma anti Batman: niente vitalizio in caso di condanna ed interdizione.

Vitalizio sospeso o revocato in caso di condanna e interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici (la cosiddetta norma anti-Batman) e taglio fino al 50% dal primo gennaio 2013 dell’indennità a consiglieri ed assessori regionali che non si adeguano alla nuova “ondata” di tagli. Via libera dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera all’emendamento dei relatori (Chiara Moroni e Pierangelo Ferrari) che riscrive integrandolo l’articolo 2 del decreto sui tagli ai costi della politica. Altre novità introdotte riguardano la riduzione dell’assegno di fine mandato (dovrà essere adeguato a quello che si da nella regione più virtuosa ancora da individuare). Si prevede poi la gratuità della partecipazione alle commissioni (anche quelle speciali). Salta invece il rischio che le regioni inadempienti incorrano nel taglio del 5% dei trasferimenti per il Servizio sanitario. Per le regioni “colpevoli” resta comunque il taglio ai trasferimenti erariali. “Sono norme sacrosante – commenta Sesa Amici del Pd – che ridanno credibilità alla politica e che non fanno ricadere sui cittadini gli errori delle amministrazioni inefficienti”.

Ma oggi è stato un giorno difficile per il governo in commissione. L’esecutivo è stato battuto due volte. In un primo caso i commissari, nonostante il parere contrario di governo e relatori, hanno ammesso un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd), analogo a uno presentato dalla Lega, secondo il quale i comuni che procederanno all’estinzione anticipata dei prestiti entro il 2012, non dovranno pagare le eventuali penali previste dalla Cassa depositi e prestiti. ”Se si sono trovati 590 milioni di copertura per il 2012 per i comuni in pre-dissesto – ha dichiarato Rubinato prima del voto in commissione – a maggior ragione si dovrebbero trovare per i comuni che contribuiscono alla riduzione dell’indebitamento del Paese”. Il voto ha visto favorevoli Pd, Pdl e Lega e l’astensione dell’Udc.
Nel secondo caso si è trattato di un emendamento della Lega che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi. “Si tratta – spiegano i deputati del Carroccio – di un provvedimento importante, passato nonostante l’opposizione del governo e del Pd”. Un provvedimento che “porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall’esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”. Massimo Bitonci torna anche sulla paternità dell’altro emendamento, annunciato da Simonetta Rubinato del Pd, sul quale il governo è stato battuto, quello sulle penali alla Cdp in caso di estinzione anticipata dei mutui da parte dei comuni: “E’ il Pd che ha fatto sua una nostra proposta: da tempo diciamo queste cose. Nonostante la Cdp sia al 70% del Tesoro e al 30% delle Fondazioni fa pagare delle penali alte. La paternità di questo emendamento è nostra: è il Pd che si è agganciato”.

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