Da più di un anno i politici di Pdl, Pd e Udc giurano che è urgente cambiare la legge elettorale e promettono una riforma subito, anzi subitissimo. Invece siamo ancora al punto di partenza. E il referendum è stato impedito.
di Marco Travaglio (20 agosto 2012)
Quando, un anno fa, Di Pietro, Segni e Parisi raccolsero le firme
per i due referendum elettorali anti-Porcellum, dai partiti era
tutto uno sghignazzo: ma dove andate, ma cos'è questa fretta,
lasciate fare al Parlamento e alla moral suasion del Quirinale.
Quando poi, il 12 gennaio, la Consulta bocciò i quesiti firmati da
1 milione 200 mila italiani, le tre massime cariche dello Stato -
Napolitano, Schifani e Fini- se ne felicitarono a una sola voce:
«E' comune convinzione che tocchi alle forze politiche e alle
Camere assumere rapidamente iniziative di confronto concreto sui
temi da affrontare e le soluzioni da concertare, assumendosi il
compito di proporre e adottare modifiche della vigente legge
elettorale secondo esigenze largamente avvertite dall'opinione
pubblica».
CERTO, COME NO. Bersani:«Adesso tocca al Parlamento agire, da domani saremo impegnatissimi nel portare a buon fine il processo di riforma elettorale». Frattini: «Il messaggio che la politica deve raccogliere è un accordo solido e trasparente per una nuova legge elettorale rispettosa del diritto di scelta dei cittadini». Casini: «Ora spetta al Parlamento». Maroni: «Cambiamo la legge elettorale per non offendere il sentimento democratico dei cittadini». Solo Di Pietro criticò la Consulta, convinto che il Parlamento non avrebbe cambiato il Porcellum, se non magari per peggiorarlo, e fu trattato al solito come un eversore antipolitico da tutti gli altri, impegnatissimi come un sol uomo nella Grande Riforma.
"Tempo quasi scaduto, Quirinale in allarme" (Repubblica, 13-5). "Pdl e Pd, per la legge elettorale l'ipotesi del sì al doppio turno" (Corriere, 14-5). Napolitano: «Ineludibile la nuova legge elettorale» (14-5). "Orizzonte 2013: patto Alfano-Bersani. Il segretario Pd accetta la sfida: via alla trattativa per cambiare il Porcellum in tre settimane" (Corriere, 8-6). "Alfano: Non si andrà a votare col Porcellum. Decolla tra i partiti il proporzionale con obbligo di coalizione" (Repubblica, 15-6). "Passi avanti. Berlusconi: intese sul modello tedesco. Alfano: sintesi entro luglio" (Repubblica, 27-6). "Bersani vede Alfano: accordo vicino, spunta il ?provincellum'" (Repubblica, 28-6). "Intesa possibile" (Corriere, 29-6). "Si tenta un accordo entro metà luglio" (Stampa, 29-6). "Nel Pdl è rivolta contro l'accordo" (Repubblica, 29-6). "Rispunta l'idea di una Costituente. Piano bipartisan per le riforme, i partiti tentano l'ultimo sprint" (Repubblica, 3-7). "Il Pdl dà il via libera alla legge elettorale" (Corriere, 4-7). "Il ritorno del proporzionale. I dubbi del Pd: 48 ore per l'intesa" (Repubblica, 4-7).
DA QUANDO ALFANO E BERSANI si erano dati tre settimane, ne sono passate quattro. Ma non c'è fretta. Finocchiaro e Zanda: "Tempo scaduto, subito intesa o avanti da soli in aula col doppio turno" (7-7). Fini: "Uninominale anglosassone" (7-7). "Legge elettorale, la volata finale" (Stampa, 9-7). "Scossa di Napolitano: basta rinvii. La svolta di Pd e Pdl: una riforma per la grande alleanza" (Repubblica,10-7). "Sistema di voto, si riparte: gli otto sherpa del Senato. Napolitano: spero in un'intesa. Nel comitato anche Calderoli" (Corriere, 12-7). "Manca l'intesa. La trattativa slitta a ottobre" (Repubblica, 13-7). "Intesa vicina tra Pdl, Udc e berlusconiani della Lega" (Corriere, 14-7). "Casini delude il Pdl: niente imboscate anti-Pd" (Repubblica, 16-7). "Riforme, è finita. Pd e Idv: basta farse, non votiamo" (Unità, 19-7). "Casini: legge elettorale subito" (Stampa, 22-7). "Partiti, sprint sulla legge elettorale" (Corriere, 23-7). "Legge elettorale, Casini fa il mediatore: presto incontro con Bersani e Alfano" (Repubblica, 24-7). "Bersani e Alfano: subito l'addio al Porcellum" (Corriere, 25-7). "Preferenze e premio: Bersani sfida Alfano" (Repubblica, 26-7). "Sistema di voto, l'intesa non c'è" (Corriere, 27-7). "Strappo del Pdl" (Corriere, 28-7). "Lite sulla legge elettorale. Alfano: avanti da soli. Bersani: colpo di mano, rottura irrimediabile" (Corriere, 29-7).
Tanto c'è tempo. Buone vacanze.
CERTO, COME NO. Bersani:«Adesso tocca al Parlamento agire, da domani saremo impegnatissimi nel portare a buon fine il processo di riforma elettorale». Frattini: «Il messaggio che la politica deve raccogliere è un accordo solido e trasparente per una nuova legge elettorale rispettosa del diritto di scelta dei cittadini». Casini: «Ora spetta al Parlamento». Maroni: «Cambiamo la legge elettorale per non offendere il sentimento democratico dei cittadini». Solo Di Pietro criticò la Consulta, convinto che il Parlamento non avrebbe cambiato il Porcellum, se non magari per peggiorarlo, e fu trattato al solito come un eversore antipolitico da tutti gli altri, impegnatissimi come un sol uomo nella Grande Riforma.
"Tempo quasi scaduto, Quirinale in allarme" (Repubblica, 13-5). "Pdl e Pd, per la legge elettorale l'ipotesi del sì al doppio turno" (Corriere, 14-5). Napolitano: «Ineludibile la nuova legge elettorale» (14-5). "Orizzonte 2013: patto Alfano-Bersani. Il segretario Pd accetta la sfida: via alla trattativa per cambiare il Porcellum in tre settimane" (Corriere, 8-6). "Alfano: Non si andrà a votare col Porcellum. Decolla tra i partiti il proporzionale con obbligo di coalizione" (Repubblica, 15-6). "Passi avanti. Berlusconi: intese sul modello tedesco. Alfano: sintesi entro luglio" (Repubblica, 27-6). "Bersani vede Alfano: accordo vicino, spunta il ?provincellum'" (Repubblica, 28-6). "Intesa possibile" (Corriere, 29-6). "Si tenta un accordo entro metà luglio" (Stampa, 29-6). "Nel Pdl è rivolta contro l'accordo" (Repubblica, 29-6). "Rispunta l'idea di una Costituente. Piano bipartisan per le riforme, i partiti tentano l'ultimo sprint" (Repubblica, 3-7). "Il Pdl dà il via libera alla legge elettorale" (Corriere, 4-7). "Il ritorno del proporzionale. I dubbi del Pd: 48 ore per l'intesa" (Repubblica, 4-7).
DA QUANDO ALFANO E BERSANI si erano dati tre settimane, ne sono passate quattro. Ma non c'è fretta. Finocchiaro e Zanda: "Tempo scaduto, subito intesa o avanti da soli in aula col doppio turno" (7-7). Fini: "Uninominale anglosassone" (7-7). "Legge elettorale, la volata finale" (Stampa, 9-7). "Scossa di Napolitano: basta rinvii. La svolta di Pd e Pdl: una riforma per la grande alleanza" (Repubblica,10-7). "Sistema di voto, si riparte: gli otto sherpa del Senato. Napolitano: spero in un'intesa. Nel comitato anche Calderoli" (Corriere, 12-7). "Manca l'intesa. La trattativa slitta a ottobre" (Repubblica, 13-7). "Intesa vicina tra Pdl, Udc e berlusconiani della Lega" (Corriere, 14-7). "Casini delude il Pdl: niente imboscate anti-Pd" (Repubblica, 16-7). "Riforme, è finita. Pd e Idv: basta farse, non votiamo" (Unità, 19-7). "Casini: legge elettorale subito" (Stampa, 22-7). "Partiti, sprint sulla legge elettorale" (Corriere, 23-7). "Legge elettorale, Casini fa il mediatore: presto incontro con Bersani e Alfano" (Repubblica, 24-7). "Bersani e Alfano: subito l'addio al Porcellum" (Corriere, 25-7). "Preferenze e premio: Bersani sfida Alfano" (Repubblica, 26-7). "Sistema di voto, l'intesa non c'è" (Corriere, 27-7). "Strappo del Pdl" (Corriere, 28-7). "Lite sulla legge elettorale. Alfano: avanti da soli. Bersani: colpo di mano, rottura irrimediabile" (Corriere, 29-7).
Tanto c'è tempo. Buone vacanze.
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