Durante il quarto giorno di occupazione dei pozzi di Nuraxi Figus, Stefano Meletti si è procurato un taglio sull'avambraccio davanti ai cronisti a 400 metri di profondità. Il sottosegretario De Vincenti: nessuno sarà lasciato solo. Venerdì vertice a Roma
di rassegna.it
Dimesso nella serata del 29 agosto dall'ospedale Sirai di Carbonia
Stefano Meletti, il minatore della Rsu della Uil che durante il quarto
giorno di occupazione dei pozzi di Nuraxi Figus si è ferito a un
avambraccio davanti ai cronisti, convocati in conferenza stampa a 400
metri di profondità. Le sue condizioni sono buone, fa sapere la
direzione sanitaria del Sirai. All'uomo sono stati praticati dieci punti
di sutura, poi è stato trattenuto in ospedale per ulteriori
accertamenti. A Meletti è arrivata nel pomeriggio la solidarietà dell'assessore
regionale dell'Industria, Alessandra Zedda. 'Comprendo le difficoltà e
le incertezze che stanno affrontando in questo periodo di crisi i
lavoratori e le loro famiglie, ma mi auguro - ha sottolineato
l'esponente della Giunta - che anche nei momenti di tensione prevalga la
calma e il senso di responsabilità. La Regione - ha assicurato
l'assessore - e' al fianco dei lavoratori e compirà tutte le azioni in
suo potere per sostenere presso le istituzioni governative lo sviluppo e
l'occupazione del territorio".Intanto la protesta prosegue. "Le notizie che arrivano da Roma non sono confortanti - dichiarano le Rsu -, perché il governo non sembra voler prendere in considerazione il progetto di rilancio. A questo punto siamo pronti a nuove azioni di lotta, più eclatanti, anche fuori da Nuraxi Figus".
"Capiamo l'angoscia dei lavoratori e siamo loro vicini, e proprio per
questo li invitiamo a sospendere questa forma estrema di protesta perché
nessuno di loro verrà lasciato da solo". Così a SkyTg24 il
sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De
Vincenti. "Insieme - ha aggiunto - dobbiamo ragionare su come dare un
futuro al Sulcis e questo futuro deve passare per lo sviluppo di realta'
imprenditoriali che siano in grado di stare in piedi dal punto di vista
economico. Vogliamo ragionare venerdì con la Regione e la Provincia
anche sull'insieme della situazione del Sulcis e sulla situazione della
miniera".
Il riferimento è al vertice a Roma tra il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, e il vice presidente della Commissione europea, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani: sul tavolo vertenze industriali, progetto Carbosulcis.
L'incontro - spiega la regione Sardegna - servirà per fare il punto sulle azioni urgenti e di prospettiva finalizzate alla difesa e al rilancio della realtà produttiva del Sulcis. Tra i temi prioritari che saranno oggetto dell'incontro ci sarà anche l'ipotesi di un sostegno europeo alle iniziative per il contenimento dei costi energetici legati all'insularità e alla garanzia di una maggiore sicurezza energetica e sostenibilità ambientale, "presupposto fondamentale per mantenere ed attrarre attività industriali e occupazione nell'Isola".
Particolare attenzione sarà dedicata alle soluzioni strutturali per assicurare tariffe energetiche competitive alle industrie del polo mineral-metallurgico. Al centro dell'incontro inoltre il progetto integrato miniera-centrale - cattura e stoccaggio della CO2 denominato CCS Sulcis. "La Sardegna - ha dichiarato Cappellacci - agisce sia sul piano politico nazionale che su quello europeo per difendere le realtà esistenti, che hanno una valenza strategica, e aprire nuove prospettive di sviluppo e occupazione per un territorio che più di altri ha sofferto gli effetti della crisi internazionale".
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