giovedì 19 aprile 2012

Debiti delle società calcistiche: 2,6 miliardi

Dal Report calcio 2012 pubblicato dalla Figc emerge che i debiti delle società di serie A ammontano a 2,6 miliardi di euro. La cifra corrisponde al 123 per cento dei ricavi annuali, proprio come il debito pubblico italiano.


Tito Boeri

Continuano a crescere vertiginosamente i debiti finanziari (più 35 per cento) e quelli verso altre società (più 21 per cento). Le società non pagano più in modo tempestivo e dipendono sempre di più dalle banche, che sono ormai le vere proprietarie del calcio italiano.


Come spiega Fausto Panunzi su lavoce.info, il peggioramento della situazione dipende da una forte riduzione dei ricavi a fronte di costi che stentano a diminuire. Scendono in particolare i ricavi dagli ingressi allo stadio, ma calano anche quelli da diritti televisivi e da plusvalenze sulla vendita dei calciatori. La riduzione delle entrate ha provocato perdite per 428 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente.
Per uscire dall’emergenza è indispensabile avere stadi migliori, perché sono proprio i ricavi da stadio il tallone d’Achille delle nostre società. I biglietti d’ingresso costano molto meno che all’estero. Ma i proprietari non investono nemmeno per la gestione ordinaria perché aspettano incentivi dal governo, che non arriveranno con la crisi economica in corso. Purtroppo le società non sembrano in grado di affrontare problemi così seri (sono incapaci perfino di trovare un successore al presidente della Lega, Maurizio Beretta, ormai dirigente di Unicredit). Ci vorrebbe forse un governo tecnico anche per il calcio italiano.
Internazionale, numero 944, 13 aprile 2012

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