Per Bonanni e Angeletti si puo'
aspettare. (ASCA) - Roma, 27 apr -
Lo sciopero generale? ''Certo che ci
sara'. Quando lo decideremo noi''. Il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso, conferma la volonta' di arrivare allo sciopero
generale contro la riforma del mercato del lavoro varata dal governo,
per una riforma fiscale e per la crescita. ''Le modifiche annunciate -
sottolinea - non sono migliorative. La Fornero ha detto che sull'art.18
non interverranno, invece io confermo che si puo' solo migliorare''.
Di parere diverso i segratri di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi
Angeletti. ''Ribadisco che lo sciopero e' uno strumento estremo, non
uno strumento di tutti i giorni'', sottolinea Bonanni. ''Noi siamo -
aggiunge - per mobilitarci il sabato, fuori dall'orario di lavoro
perche' le persone sono esauste. I problemi sono tanti ed e' bene
organizzare le nostre forze per fare fronte alle varie evenienze''.
Per il leader della Cisl, in ogni caso, ''la riforma del lavoro deve
essere approvata com'e', perche' si e' raggiunto un equilibrio, in modo
che si apra poi un nuovo confronto col governo che e' quello della
crescita e delle tasse che stanno strangolando il paese''. ''Uno
sciopero generale, in una situazione di recessione, determinerebbe una
ulteriore riduzione dei salari dei dipendenti'', e' il parere di Luigi
Angeletti, che si pronuncia invece, per ''iniziative di
mobilitazione''.
Nessun commento:
Posta un commento