sabato 6 giugno 2020

Roma. Tensioni a Circo Massimo alla manifestazione dei gruppi di estrema destra.

"Apolitici", ma non troppo. Alcuni dei manifestanti hanno intonato l'inno d'Italia all'ombra di via dei Cerchi, alcuni con il braccio destro alzato, al grido di 'Duce'.



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Disordini alla manifestazione di Fn e gruppi di ultrà al Circo Massimo a Roma con lanci di oggetti e fumogeni contro i giornalisti. La tensione è salita dopo che uno dei manifestanti ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti. ùPrima la lite tra alcuni partecipanti al sit-in, poi è scattato il lancio di oggetto contro i giornalisti e le forze dell’ordine.
Sarebbero 8 al momento i fermati. Secondo quanto si è appreso, loro posizione è ora al vaglio.
Un principio di incendio è stato prontamente domato. Un lancio di alcuni fumogeni da parte dei manifestanti verso le forze dell’ordine, hanno innescato le fiamme sul prato della collinetta, sullo sfondo dell’inno d’italia.
A spegnerle, alcuni agenti di polizia con l’estintore.
Tutta la zona è blindata dalle forze dell’ordine. Molti manifestanti indossano la maglietta bianca, altri mascherine scure e cappucci.
In piazza anche bandiere tricolore e sono stati accesi fumogeni colorati.
Alcuni dei manifestanti hanno intonato l’inno d’Italia all’ombra di via dei Cerchi, alcuni con il braccio destro alzato, al grido di ‘Duce’.

L’inizio dei disordini - “E’ una manifestazione assolutamente pacifica, altrimenti non sarei qui”, raccontava Simone Carabella,alle telecamere. Neanche un minuto dopo il caos: le botte tra organizzatori e poi la caccia ai giornalisti, le bombe carta, le cariche degli ultras contro la polizia.
Mentre parlava, il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, indispettito dal dialogo tra Carabella e i giornalisti, gli ha intimato di lasciar stare le telecamere. L’invito non è piaciuto e i due si sono scontrati con cazzotti, calci, spinte.
La rissa è degenerata, coinvolgendo tifosi e militanti venuti da tante parti d’italia, accomunati dalla passione nazifascista.
La situazione è poi esplosa: insulti e spinte ai cronisti, bombe carta lanciate verso la stampa e infine cariche verso la polizia, intervenuta in tenuta antisommossa.

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