giovedì 25 giugno 2020

Cannabis. Campagna per la legalizzazione della cannabis, sedici parlamentari si autodenunciano: "La coltiviamo in casa".

Oggi il sit in a Montecitorio promosso da MeglioLegale per sensibilizzare il Parlamento. Secondo uno studio si potrebbero creare 350mila posti di lavoro e far incassare all'erario tre miliardi di euro.


Sedici parlamentari stanno coltivando cannabis nelle proprie abitazioni, e quattro di loro si sono autodenunciati sui social nell'ambito della campagna Meglio Legale, che punta alla legalizzazione delle droghe leggere.

I parlamentari di Pd, M5S e +Europa che hanno già avviato la coltivazione o che si accingono a farlo, avendo ricevuto il seme da Meglio Legale, sono: Riccardo Magi, Matteo Mantero, Aldo Penna, Michele Sodano, Conny Giordano, Doriana Sarli, Caterina Licatini, Carmen Di Lauro, Chiara Gribaudo, Andrea Romano, Enza Bruno Bossio, Teresa Manzo, Elisa Tripodi, Michele Usuelli e Carmen Di Lauro e Luigi Sunseri.

In tutta Italia lo hanno fatto 2000 persone.


I quattro parlamentari che hanno deciso di autodenunciarsi pubblicando un video sui propri social sono Mantero, Magi, Penna, Sodano.E domani, alle ore 10, ventisei parlamentari della maggioranza, insieme a esponenti della società civile, saranno davanti a Montecitorio per una manifestazione promossa per sensibilizzare il Parlamento sulla legalizzazione delle droghe leggere. La campagna si chiama #Iocoltivo. Vi hanno aderito venti parlamentari Cinquestelle, tre Pd, Roberto Giachetti di Italia Viva, Antonio Tasso del Gruppo Misto, Riccardo Magi di + Europa. Tra i Cinquestelle figurano, tra gli altri, Giuseppe Brescia, Elio Lannutti e Barbara Lezzi. Tra i Pd ci saranno Enza Bruno Bossio, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini; Roberto Giachetti per Italia Viva.

“In un momento di fragilità economica come quello che stiamo attraversando non possiamo permetterci di ignorare i benefici che la legalizzazione porterebbe al nostro Paese”, ha commentato  Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale.

"Ci sono in Italia sei milioni di consumatori di cannabis costretti a rivolgersi alla criminalità. La legalizzazione significherebbe bruciare gli affari alle mafie”, sostiene Riccardo Magi, di +Europa.

Una ricerca dell’Università La Sapienza stima in 350mila i posti di lavoro che si potrebbero creare grazie alla legalizzazione.

Il docente del Dipartimento di scienze sociali ed economiche dell'Università La Sapienza di Roma, Marco Rossi,  ha calcolato che se il mercato della cannabis fosse regolamentato come quello dei tabacchi gli scambi potrebbe emergere e consentire così d'incassare all'erario circa 3 miliardi di euro solo dalle tasse sulle vendite. Lo Stato inoltre risparmierebbe circa 600 milioni spesi ogni anno da polizia, magistratura, e sistema carcerario per contrastare la vendita delle droghe. Secondo Rossi i circa 350mila nuovi addetti si avrebbero sia nei servizi di vendita, sia nella coltivazione.

La marijuana è legale in 11 Stati americani: Washington, Colorado, California, Nevada, Massachusetts, Vermont, Alaska, Maine, Illinois, Oregon e Michigan. Entro il 2025 si prevedono entrate pari a 106 miliardi di dollari e la creazione di un milione di posti lavoro, sostiene una nota di MeglioLegale.

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