martedì 30 giugno 2020

CLAMOROSO! LA COMMISSIONE AMMETTE CHE E’ LA BCE A COMANDARE LO SPREAD. Tutto contenuto nella risposta di Dombrovskis ad una interrogazione Rinaldi-Zanni-Grant

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Quando a marzo scorso, in piena crisi COVID-19, esplose lo spread BTP/Bund, la signora Christine Lagarde, neopresidente della Banca Centrale Europea, affermò che la funzione della BCE non era quella di occuparsi del contenimento dello Spread. Naturalmente fu come buttare benzina su un incendio e per qualche giorno sembrò che le cose andassero fuori controllo, salvo poi dover intervenire con gli acquisti sul mercato e mettere le cose in ordine in particolare con un corposo nuovo programma.
Durante quel momento di confusione i deputati europei Rinaldi, Zanni e Grant  presentarono questa interrogazione alla Commissione Europea se non si ritenesse che le parole della Lagarde fossero di nocumento all’Euro e se la BCE non fosse da considerarne responsabile. Ecco il testo:

Oggetto: Conseguenze delle dichiarazioni della presidente Lagarde sullo spread
Proprio mentre l’Italia vive una situazione drammatica a causa delle conseguenze della pandemia di COVID-19, la presidente della BCE Christine Lagarde, con dichiarazioni incaute, ne affossa i titoli di Stato. Infatti, nel corso della conferenza stampa del 12 marzo, rispondendo a una domanda sul premio di rischio in forte ascesa in alcuni paesi dell’eurozona, ha dichiarato: “Non siamo qui per ridurre gli spread, non è la funzione della BCE.”
Considerando che:

tali dichiarazioni hanno provocato un’ondata di vendite che ha colpito i Btp italiani, il cui differenziale dai Bund tedeschi ha raggiunto i livelli massimi da giugno 2019;
l’articolo 340 TFUE prevede la possibilità di rivalersi in caso di comportamenti dolosi che provocano danni a terzi;
la comunicazione di una banca centrale è un elemento fondamentale per la politica monetaria e per la stabilità finanziaria;
le conseguenze umane ed economiche del COVID-19 a livello globale avranno effetti prolungati e significativi;
può la Commissione far sapere:
1. se non ritiene tali dichiarazioni, che mettono a rischio anche la moneta unica, avventate e irresponsabili;
2. se non teme che, in base all’articolo 340 TFUE, la BCE possa essere chiamata a rispondere dell’aumento repentino del costo del debito italiano?
Oggi 30 giugno è giunta la risposta da Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione: 
Ai sensi dell’articolo 130 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Banca centrale europea (BCE) è indipendente nella conduzione della politica monetaria nella zona euro e la Commissione ne rispetta pienamente l’autonomia. La Commissione non esprime pertanto pareri sulle decisioni della BCE relative alla gestione della politica monetaria.
Il 18 marzo 2020 la BCE ha varato il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica, un nuovo programma temporaneo di acquisto di titoli del settore pubblico e privato volto a contrastare i gravi rischi derivanti dalla pandemia di coronavirus per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive economiche della zona euro.

Di conseguenza, nelle ultime settimane lo spread tra i titoli di Stato italiani e il bund tedesco a 10 anni è diminuito.
Quindi finalmente la Commissione ammette quello che gli economisti seri, come Bagnai, Borghi, Caracciolo, Rinaldi e tanti altri dicevano da tempo: non c’entra nulla la disciplina di bilancio, è la Banca centrale, con al sua domanda di titoli, che controlla l’andamento dello spread. Se lei compra, lo spread cala. Il resto è, sinceramente, fuffa e pressione politica indebita fatta a carico degli stati e dei governi che non sono simpatici a certi ambienti. Quindi ora sappiamo la verità su chi e come manovra lo spread per far cadere i governi ed è  giusto che anche gli italiani finalmente lo sappiano.
Ecco il video di Rinaldi che spiega questo evento clamoroso:

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