La denuncia dei docenti: "Sei
problemi su otto proposti dal Miur come esempio della seconda prova sono
presi da un volume usato per i corsi universitari". Ironia e rabbia nei
social.
A svelare il caso di plagio, che sta facendo il giro del web tra ironia e sdegno, sono gli stessi professori di matematica e fisica che contestano la novità della seconda prova scritta, annunciata venerdì scorso dal ministro Marco Bussetti. I docenti mostrano come sei problemi su otto, tra le prove-esempio pubblicate il 20 dicembre dal Miur, siano presi dal testo del matematico Igor Irodov Problems in General Physics, edizioni MIR, Moscow. E attaccano: "La nostra critica era che si trattava di prove di livello universitario, e infatti....".
"Capisco che si possa prendere spunto da un manuale per poi adattare gli esercizi al contesto didattico in cui devono essere proposti, ma qui c'è stato un pedissequo lavoro di copiatura", commenta Roberto Natalini, matematico del Cnr e responsabile della comunicazione dell'Unione matematica italiana. "Qualcuno tra noi matematici e fisici quando ha visto questi problemi si è ricordato di un vecchio manuale e così è stato scoperto il plagio. E' la prova che si è voluto procedere in fretta, quello che noi contestiamo: c'è tempo per recuperare e aggiustare il tiro se solo il Miur volesse ascoltare le associazioni che si occupano di insegnamento" di queste materie scientifiche.
Gli esercizi a confronto
La protesta era scattata già dopo le vacanze di Natale da un gruppo di docenti di matematica e fisica nei licei che aveva contestato la prova, sulla base degli esempi già usciti, con una petizione che ora veleggia verso le 15mila firme. Tra i punti contestati, l'aver voluto riformare l'esame di Stato a metà anno, a "partita già avviata", e la difficoltà di livello universitario delle prove stesse. "Ho chiesto ai tecnici test più semplici", aveva assicurato il ministro Bussetti.
La Commissione italiana per l'insegnamento della Matematica (Ciim) esprime preoccupazione per la scelta fatta dal Miur sul secondo scritto della maturità dei licei scientifici. Non siamo - si legge in una nota - "contro l’idea di prova mista di matematica e fisica di per sé", ma quello che viene contestato è lo "scollamento sorprendente delle simulazioni proposte con la realtà scolastica dei nostri licei scientifici", ma anche cone le stesse indicazioni nazionali. "La seconda prova - continua la nota - è la valutazione del lavoro svolto in cinque anni. La Ciim ritiene che definirla in maniera adeguata e condividere nei tempi giusti – e non a metà dell’ultimo anno – la sua strutturazione è non solo una necessità didattica e valutativa, ma anche una questione di rispetto del lavoro degli studenti e degli insegnanti".
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