Dopo l'ubriacatura, arriva l'hangover. È un brusco risveglio per l'occupazione quello registrato dall'Inps nei nuovi dati diffusi oggi nell'Osservatorio sul precariato. A gennaio 2016, primo mese con in vigore la decontribuzione per i neoassunti ridotta da 8060 a 3.250 euro all'anno (e per una durata biennale), il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti a tempo indeterminato, al netto delle trasformazioni, segna per la prima volta da molto tempo un dato negativo: -12.378. Assumere in modo stabile da quest'anno conviene molto meno, e la fiammata dei nuovi contratti di lavoro registrata lo scorso anno comincia a diminuire di intensità.
Che il depotenziamento degli sgravi per i neoassunti si faccia sentire lo si nota anche osservando la percentuale di contratti a tempo indeterminato sul totale dei rapporti di lavoro attivati. Dopo il picco di dicembre, ultimo mese con il bonus a 8060 euro, il dato è sceso dal 64,6% al 34,3%.
Continua inarrestabile la corsa dei voucher. A gennaio 2016 sono stati venduti 9.227.589 buoni destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2015 del 36,4%. Circa due terzi del totale dei buoni (6,1 milioni) sono stati venduti al Nord.
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