Comunicato Stampa
Coordinamento Acqua Pubblica Valle del Tevere/Parco di Vei
Questa mattina i comitati dell’acqua del Lazio hanno nuovamente invaso gli uffici del Consiglio Regionale per richiamare con forza l’attenzione sull’applicazione della legge n. 5 del 2014 intitolata “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”. L’occasione era l’ennesima interrogazione all’ineffabile assessore Refrigeri.
L’obiettivo dei numerosi cittadini intervenuti non era certo quello di
essere presi nuovamente in giro dall’assessore, per conto del presidente
Zingaretti, e da parte dello stesso Consiglio.
Quello che ci interessava era chiarire che, dopo due anni dall’approvazione della suddetta legge, non intendiamo accettare più un’ennesima dilazione.
Pretendiamo, invece, che il Consiglio si esprima ora e subito sulla proposta di legge 238 del 2015, presentata dai comitati e fatta propria da più di 10 consiglieri regionali, la quale costituisce l’unico strumento per sottrarre la gestione dell’acqua agli interessi dei grandi operatori economici e finanziari quali ACEA s.p.a.
Il presidente del Consiglio regionale, Leodori, abbandonando l’aula, ha incontrato i cittadini ed ha assunto l’impegno di portare alla conferenza dei capigruppo il 15 aprile la calendarizzazione della proposta di legge 238/2015. Semmai la Giunta dovesse presentare entro quel termine la sua “fantomatica” proposta di sottoporle entrambe alla discussione in aula.
La fissazione di questo termine è un risultato ottenuto dalla mobilitazione dei cittadini, ma non è sufficiente a garantire un esito positivo dell’intera vicenda.
Solo con una mobilitazione costante e diffusa, che coinvolga tutti i territori possiamo sperare di fermare il disegno di privatizzazione della gestione del sistema idrico integrato nella regione Lazio, disegno che rientra in quello più ampio di cessione al mercato di tutti i servizi pubblici locali, acqua compresa, che il governo nazionale sta velocemente perseguendo. Se tale disegno non verrà ostacolato dai cittadini sarà impossibile in futuro riprendere il controllo e la gestione di un bene indispensabile alla vita come l’acqua.
La prossima volta dovremo essere molti di più.
Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio
Quello che ci interessava era chiarire che, dopo due anni dall’approvazione della suddetta legge, non intendiamo accettare più un’ennesima dilazione.
Pretendiamo, invece, che il Consiglio si esprima ora e subito sulla proposta di legge 238 del 2015, presentata dai comitati e fatta propria da più di 10 consiglieri regionali, la quale costituisce l’unico strumento per sottrarre la gestione dell’acqua agli interessi dei grandi operatori economici e finanziari quali ACEA s.p.a.
Il presidente del Consiglio regionale, Leodori, abbandonando l’aula, ha incontrato i cittadini ed ha assunto l’impegno di portare alla conferenza dei capigruppo il 15 aprile la calendarizzazione della proposta di legge 238/2015. Semmai la Giunta dovesse presentare entro quel termine la sua “fantomatica” proposta di sottoporle entrambe alla discussione in aula.
La fissazione di questo termine è un risultato ottenuto dalla mobilitazione dei cittadini, ma non è sufficiente a garantire un esito positivo dell’intera vicenda.
Solo con una mobilitazione costante e diffusa, che coinvolga tutti i territori possiamo sperare di fermare il disegno di privatizzazione della gestione del sistema idrico integrato nella regione Lazio, disegno che rientra in quello più ampio di cessione al mercato di tutti i servizi pubblici locali, acqua compresa, che il governo nazionale sta velocemente perseguendo. Se tale disegno non verrà ostacolato dai cittadini sarà impossibile in futuro riprendere il controllo e la gestione di un bene indispensabile alla vita come l’acqua.
La prossima volta dovremo essere molti di più.
Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio
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