controlacrisi
Dalla
Francia parte un appello alla mobilitazione generale contro la legge
El-Khomri. E' una sorta Jobs Act in che attacca frontalmente i diritti
dei lavoratori, mirando al cuore di tutti i diritti, il contratto di
lavoro. In pratica la stessa operazione fatta con il famigerato articolo
8 dell'accordo del 2011.
Il 31 marzo in Francia è in programma lo
sciopero generale e generalizzato dopo alcune mobilitazioni che sono
andate avanti per tutto il mese. La proposta dell'appello, già firmata
da centinaia di rappresentanti politici e sindacali, è di ridurre
l'orario di lavoro a 32 ore.
Testo dell'appello (testo originale qui)
"Il
disegno di legge El Khomri è un insulto al mondo del lavoro. Raramente
l’attacco è stato altrettanto pesante. Con l'inversione della gerarchia
delle norme che permette agli accordi locali o aziendali al ribasso,
ottenuti sotto ricatto, di sostituirsi agli accordi nazionali di
categoria; lanciando l'offensiva contro lo strumento sindacale, tramite
la promozione di referendum-bidone nelle singole imprese; organizzando e
generalizzando la precarietà, la flessibilità e facilitando i
licenziamenti, è una degradazione ulteriore del tempo e delle condizioni
di lavoro di milioni di salariat* quello a cui il Governo si sta
preparando attivamente.
Sta a noi prepararci altrettanto attivamente per impedirlo! Tutto ciò
che un tale disegno di legge merita è una risposta determinata, di
massa, delle lavoratrici, dei lavoratori, del privato come del pubblico,
che devono convergere, e dei giovani. Per questo all’ordine del giorno
c’è il blocco dell'economia.
Il 9 marzo siamo scesi nelle strade in centinaia di migliaia. Per
molt* salariat* che erano la maggioranza dentro i cortei, lo sciopero
era necessario. E a partire dal 17 marzo, giornata nazionale di
mobilitazione chiamata dalle organizzazioni giovanili, altri scioperi
sono già stati annunciati, in diversi settori professionali; il 24 marzo
– nuova giornata di mobilitazione – , il disegno di legge sarà
presentato in Consiglio dei Ministri, accompagnato da alcuni annunci ad
effetto, volti a far credere che il provvedimento è stato rivisto: da
parte nostra, lo diciamo senza mezzi termini, il disegno di legge non è
né modificabile, né negoziabile, e solo il suo ritiro, definitivo e
totale, si impone come soluzione.
Il 31 marzo, infine, all'ordine del giorno ci sarà lo sciopero
generale e generalizzato. Questo sciopero deve essere preparato
attivamente ed è nostro compito approfittare del ricco calendario di
azioni emerso finora per rafforzare la mobilitazione.
L’unico modo
che abbiamo per vincere e piegare il governo, è bloccare l'economia. I
lavoratori e le lavoratrici devono infatti prendere il proprio destino
tra le mani in questa lotta, senza delegare ai/alle professionist* della
politica, che nulla hanno in mente se non le elezioni del 2017. E per
bloccare l'economia, il primo passo è quello di condurre con successo lo
sciopero del 31 marzo e preparare la sua generalizzazione e la sua
estensione ovunque sia possibile nei giorni e nelle settimane che
seguiranno!
Allora otterremo il ritiro del disegno di legge El Khomri. Allora
porteremo la contro-offensiva, la NOSTRA contro-offensiva, permettendo a
tutti di fare proprie delle rivendicazioni in grado di ricomporre,
sulle quali le formazioni sindacali potrebbero impegnarsi in maniera
unitaria, a partire dalla base. La riduzione dell'orario di lavoro a 32
ore settimanali, senza riduzioni salariali, senza flessibilità, senza
sconti o prese in giro, come sono effettivamente state in molti settori
le "35 ore-Aubry" : ecco per esempio cosa è prioritario fare per
contrastare il deterioramento delle condizioni di lavoro e imporre la
creazione di veri posti di lavoro.
Noi ci impegnano a sottoporre tutto ciò alla discussione con i nostri
colleghi, sul posto di lavoro, nelle nostre strutture sindacali, nei
coordinamenti inter-sindacali ai quali partecipiamo. Siamo cert* che
queste preoccupazioni sono condivise da tante e tanti sindacalist*. Al
di là dell’appartenenza sindacale, chiediamo loro di aderire a questo
appello, di proporne l’adesione alla loro struttura sindacale e di
socializzare le informazioni inerenti la mobilitazione sul blog legato a
questo appello.
È insieme che andiamo alla lotta, è insieme che vinceremo!"
Trad. it. Clash City Workers
Le prime firme
Christian
Agon (CGT IBM), Eric Amy (CNT Boulanger Hénin Beaumont), Sylvain
Apostolo (syndicaliste Confédération Paysanne), Enaut Aramendi (LAB),
François-Xavier Arouls (Solidaires Groupe RATP), Christine Avenel (CGT
Territoriaux Saint-Brieuc), Dominique Bacha (SUD/Sifp Territoriaux du
Gard), William Battault (CGT Cheminots Malesherbes), Jérémy Berthuin-Uhl
(Solidaires Gard), Claire Bidon (Solidaires étudiant-e-s Paris 8),
Dominique Blanch (Snes-FSU Aude), Dominique Blivet (SUD Rural
Territoires), Nathalie Bonnet (Fédération SUD-Rail), Antoine Boulangé
(CGT enseignement privé Créteil), Cindy Briguet (CNT Santé-Social CT
Lorraine), Martial Chappet (Solidaires Paris), Nara Cladera (UL
Solidaires Comminges), Marie-Anne Clément (CGT éduc’action
Loir-et-Cher), Philippe Colon (CNT garages Renault groupe GGBA), Quentin
Dauphiné (FSU), Cybèle David (SUD éducation Seine-Saint-Denis),
Stéphane Degl’innocenti (SUD hôpitaux de Saint-Denis), Laurent Degousée
(SUD Commerce), Fabien Delmotte (CNT-Solidarité ouvrière), Etienne
Deschamps (CNT-Solidarité ouvrière), Jean-Marc Destruhaut (CGT AXA),
Emilie Devriendt (Snesup-FSU), Gaëlle Differ (Fédération SUD PTT),
Dominique Dubreuil (retraitée CGT Inspection du travail), Bertrand
Dumont (Solidaires Groupe RATP), Jean-Luc Dupriez (UL CGT Carquefou),
Peggy Durlin (SUD Crédit Agricole Mutuel), Simon Duteil (UL
SUD/Solidaires Saint-Denis), Mohamed El Mahrouss (SUD
Hôtellerie-Restauration), Karim Eljihad (Syndicat Local Construction CGT
Indre-et-Loire), Marius Faure-Brac (Solidaires étudiant-e-s Grenoble),
Arnaud Fonteny (SNEP-FSU Loiret), Henri Fourtine (SNASUB-FSU), Rémy Frey
(CGT Commerces et services Gibert Joseph), Philippe Gaser (Union
syndicale de la psychiatrie Languedoc-Roussillon), Edouard Gloanec (SUD
Santé-Sociaux Gard Lozère), Laurent Godard (UL Solidaires Draguignan),
Guillaume Goutte (Syndicat des correcteurs CGT), Eddy Guilain (UL CGT
Douai), Gaétan Helon (Syndicat Etudiant.e.s et Lycéen.ne.s CGT
valenciennois), Hortensia Inès (CNT-SO éducation), Stanislas Jaunet (CGT
Cheminots Nantes), Ronan Jeanne (CGT Chômeurs Lorient), Raymond Jousmet
(Snes-FSU), Mohamed Khenniche (Solidaires Industrie), Sylvère Labis
(syndicat des retraités interpro CGT du Florentinois), Christel Lacaille
(SUD Solidaires MATMUT Ile-de-France), Kaou Lampriere (Solidaires
Ille-et-Vilaine), Catherine Laurenti (FSU), Isabelle Le Roux-Meunier
(CGT Banque de France), Emmanuelle Lefevre (SNUipp-FSU), Chantal Legeais
(CNT-Solidarité ouvrière Nettoyage Rhône-Alpes), Jean-Yves Lesage
(Syndicat Général du Livre CGT), Philippe Levet (SNUipp-FSU), Claude
Lévy (CGT Hôtels de Prestige et économiques), Nathalie Loinsard (CGT
Santé Ille-et-Vilaine), Alexis Louvet (CGT RATP Bus), Grégory Marchand
(CGT éduc’action Hauts-de-Seine), François Marchive (Solidaires Isère),
Cathy Menard (SUD Culture-Solidaires Loiret), Bruno Menguy
(CNT-Solidarité ouvrière Hôtellerie-Restauration Paris), François Millet
(SNU Pôle Emploi FSU), Marie-Line Mongin (SUD Santé Sociaux Rhône),
Franck Monvoisin (CNT-Solidarité ouvrière Onet nettoyage), Grégoire
Nadin (SNTRS CGT), David Nimeskern (CNT Renault SOVAB Batilly), Hélène
Ohresser (Solidaires Bouches-du-Rhône), Louise Paternoster (SUD
éducation Seine-Saint-Denis), Ramón Pino (Syndicat parisien des
diffuseurs de presse CGT), Julien Plaisant (Solidaires Val-de-Marne),
Thierry Porré (Syndicat des correcteurs CGT), Jeronimo Prieto (LAB),
Yves Quignon (UL CGT Douai), Hugo Reis (Fédération SUD PTT), Eddy Reyes
(CGT Cheminots Gard), Valérie Richard (CFDT Décathlon Lorraine), Julien
Rodrigues (CGT Services Publics), Théo Roumier (Solidaires Loiret),
Audrey Sachet (CGT RATP), Olivier Sagette (CGT Paris – Banques), Mathieu
Santel (SUD Aérien), Eric Santinelli (Fédération SUD-Rail), Marie-Paule
Savajol (CGT éduc’action Orléans-Tours), Jérôme Schmidt (Fédération SUD
énergie), Frédéric Siméon (CNT Wolters Kluwer France), Eric Sionneau
(Solidaires Indre-et-Loire), Pierre Stambul (FSU), Damien Steiner (CGT
Cultura), Stéphane Thiel (CNT garages Renault groupe GGBA), Vincent
Touchaleaume (STEG-UTG Cayenne, Guyane), Julien Troccaz (Solidaires
Savoie), Sylvie Vénuat (SNICS-FSU Loiret), Olivier Vinay (FSU), Elise
Vinauger (section SUD éducation Université d’Orléans), Christian Zueras
(CGT Hautes-Pyrénées)…
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lunedì 28 marzo 2016
Francia, "un insulto al mondo del lavoro". Appello (e sciopero generale) contro il disegno di legge El Khomri
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