il manifesto Red.
I tre referendum della Cgil per modificare il Jobs Act e le altre leggi del lavoro sono approdati in Gazzetta Ufficiale: i tre quesiti intervengono sull’articolo 18 e la tutela reale dal licenziamento ingiustificato (modificato prima dalla riforma Fornero e poi dal governo Renzi), gli appalti (reintroduzione della piena responsabilità solidale tra committenti e aziende che forniscono i servizi) e i voucher (di cui si richiede la cancellazione).
I tre referendum della Cgil per modificare il Jobs Act e le altre leggi del lavoro sono approdati in Gazzetta Ufficiale: i tre quesiti intervengono sull’articolo 18 e la tutela reale dal licenziamento ingiustificato (modificato prima dalla riforma Fornero e poi dal governo Renzi), gli appalti (reintroduzione della piena responsabilità solidale tra committenti e aziende che forniscono i servizi) e i voucher (di cui si richiede la cancellazione).
La richiesta è stata pubblicata
precisamente sulla Gazzetta Ufficiale di due giorni fa, la numero 69 del
23 marzo. Il sindacato guidato da Susanna Camusso avrà quindi tre mesi
di tempo per raccogliere le 500 mila firme necessarie, che dovranno poi
passare al vaglio (in autunno) della Cassazione.
Toccherà infine alla Corte
Costituzionale giudicare sulla legittimità dei quesiti entro il 20
gennaio 2017. I referendum si terranno in una domenica tra il 15 aprile e
il 15 giugno 2017, a meno che non ci siano elezioni politiche
anticipate. I tre referendum accompagnano e sostengono la «Carta dei
diritti universali del lavoro» che diventa a sua volta una proposta di
legge di iniziativa popolare.
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