controlacrisi fabrizio salvatori
Berta
Caceres, l'ecologista indigena honduregna nota per le sue battaglie
ambientaliste, è stata uccisa da uomini armati nella località di La
Esperanza, nell'est del paese. Hugo Maldonado, presidente del Comitato
per la difesa dei diritti umani (Codeh), nel darne notizia ha ha
raccontato che due uomini armati di sono presentati a casa di Caceres
intorno all'una del mattino (le 7 in Italia) e l'hanno uccisa a colpi di
arma da fuoco. La polizia sostiene si sia trattato di una rapina.
Caceres, che apparteneva alla comunità lenca - il gruppo etnico indigeno
più numeroso nell'Honduras - aveva co-fondato nel 1994 il Consiglio
civico di organizzazioni popolari ed indigene (Copinh), organizzazione
dedicata alla difesa dell'ambiente nel paese centroamericano. Nel 2015
aveva ottenuto il Premio Goldman, considerato il più prestigioso al
mondo per quanto riguarda la difesa della natura, in riconoscimento
della sua lotta a favore dei fiumi e dei corsi d'acqua dell'Honduras.
Immediata
la reazione del sindacato internazionale Ituc, che ha condannato il
brutale omicidio, e ha chiesto che le autorità permettano un'indagine
internazionale nella sua morte. Cáceres è stata uccisa appena quattro
giorni dopo aver denunciato l'uccisione di quattro leader della
comunità. "Berta Cáceres era un sostenitore eccezionale - si legge in
una nota Ituc - per la giustizia e i diritti". Dal momento del colpo di
stato in Honduras nel 2009, almeno 111 attivisti ambientali e 31
sindacalisti sono stati uccisi. Non solo, giornalisti, contadini,
persone di discendenza africana, e gli operatori del diritto sono stati
sottoposti a innumerevoli atti di violenza. Il sistema giudiziario
debole e la corruzione stanno contribuendo al clima di impunità e
terrorizzando persone innocenti".
Berta Caceres aveva guidato la
comunità di Rio Blanco nella lotta contro la realizzazione del complesso
idroelettrico Agua Zarca, previsto sul Rio Gualcarque, nell’Honduras
Nord-occidentale. Un fiume sacro nella cosmogonia Lenca che costituisce
una fondamentale risorsa idrica per circa 600 famiglie che vivono nella
foresta pluviale. L'impianto era stato approvato senza il consenso della
comunità, contravvenendo alla Convenzione sul diritto
all’autodeterminazione dei popoli indigeni.
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venerdì 4 marzo 2016
Honduras, assassinata la militante ambientalista Berta Caceres. La condanna del sindacato internazionale Ituc
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