venerdì 3 luglio 2015

Nord di Roma. Bracciano, l’allarme di Legambiente: “Ancora scarichi non depurati nel lago, situazione inaccettabile”.

Sono allarmanti i dati diramati ieri 29 giugno 2015 da Goletta dei Laghi sui bacini di Albano e Bracciano. In base alle analisi effettuate 4 punti su 5 monitorati sul lago di Bracciano sono risultati oltre i limiti consentiti dalla normativa vigente in Italia, per la presenza di microrganismi di origine fecale.

Un punto,localizzato ad Anguillara è stato classificato “fortemente inquinato”. Si tratterebbe della foce dell’Arrone in località Pizzo Prato. Risulta invece nei limiti il punto corrispondente alla spiaggia in località Marmotta, una buona novità rispetto al 2014.

“Il monitoraggio – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente ha l’obiettivo di denunciare le pressioni inquinanti che gravano sui laghi italiani. Al centro dell’attenzione ci sono gli scarichi non depurati e i punti maggiormente critici, individuati anche grazie alle segnalazioni dei cittadini”.
Sempre sul lago di Bracciano giudizio “inquinato” per il punto di rilevazione di Trevignano Romano che corrisponde alla foce del canale all’incrocio tra via della Rena e via San Pietro. Qui la foce è proprio sulla spiaggia, con numerosi bagnanti che hanno segnalato acqua sporca e schiuma fuoriuscire dal canale.
Nel comune di Bracciano due punti “fortemente inquinati”: il fosso La Lobbra e il Rio delle Mole.

Merita un discorso approfondito il primo caso, perché ormai da tempo la foce del Fosso la Lobbra è al centro di problematiche sullo stato di degrado, sporcizia e abbandono in cui versa: materassi, calcinacci, sacchi dell’immondizia e addirittura amianto vengono abbandonati a due passi dal fosso. Nel secondo punto, la foce del fosso di Grotta Renara, la situazione p meno grave ma i valori di batteri fecali sono comunque altissimi. I cittadini segnalano l’abbandono di sfalci da potatura e anche rifiuti organici.
goletta dei laghi 2015 bracciano
A tal proposito Roberto Sacchi, Presidente di Legambiente Lazio, ha dichiarato: “Non è accettabile che nel 2015 una situazione del genere si protragga ulteriormente quando ci sono numerose normative che impongono il rispetto della qualità delle acque interne. Gia un anno fa la situazione era altamente critica e chiedemmo un cambio di rotta deciso durante un incontro pubblico nell’ambito della Goletta dei Laghi insieme ad amministratori, associazione ed ente parco. Speriamo che la consegna dei risultati delle analisi di oggi e di questi campioni di acqua sporca alle amministrazioni, delle quali ci mettiamo a disposizione per la salubrità del lago, lavorino per migliorare le condizioni dei punti da noi monitorati, per il bene dell’ecosistema lacustre e di quello del Parco Regionale di Bracciano Martignano che lo include, oltre per il rispetto delle migliaia di persone che ogni estate affollano queste spiagge in cerca di una valida alternativa al mare.”
Nello stesso giorno sono stati presentati i dati dei campionamenti fatti nel lago di Albano. Lì la situazione è risultata essere diametralmente opposta con 3 punti su 3 monitorati che hanno mostrato livelli al di sotto dei limite di legge.

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