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Gli autisti e macchinisti dell'Atac protestano in divisa sotto il Campidoglio. Un 'assedio sonoro' a Palazzo Senatorio con fischietti e cori. Tutti in piazza per dire 'no alla privatizzazione', possibile progetto annunciato dal sindaco di Roma Ignazio Marino per evitare il fallimento della municipalizzata che si occupa di trasporti. In camicia blu dell'Atac hanno protestato senza nessuna bandiera né di partito né di sindacato, ma solo con addosso la divisa di servizio. Poi dalla piazza si è alzato un coro: "Siamo tutti Christian Rosso", inneggiando al collega sospeso a tempo indeterminato per aver fatto un video-denuncia postato su Facebook dove spiega i motivi dei disservizi nei trasporti capitolini. "Atac mi ha sospeso perché non ci sono mezzi per circolare, non per colpa dei lavoratori", ha spiegato Christian Rosso presente alla manifestazione. Al suo annuncio è esplosa la rabbia dei colleghi che gli hanno espresso solidarietà. "Stanno creando un martire e lo stanno creando loro, allargando a macchia d'olio questa vicenda. Io sono stato sospeso a tempo indeterminato dal prossimo 27 agosto non prenderò più lo stipendio perché ho informato i cittadini" ha aggiunto Rosso in piazza. "Due minuti prima del turno - ha spiegato - sono venuti a notificarmi la sospensione, ci sono anche rimasti male loro perché nemmeno ho letto il foglio che mi hanno consegnato. Non mi interessa, io voglio davvero che i cittadini sappiano".
Dura la reazione del sindaco Ignazio Marino a chi gli chiedeva della sospensione: "Questa domanda la poteva fare a un politicante del secolo scorso, non a me. Io non mi occupo di amministrazione delle aziende ma di selezionare le persone che devono poi avere la responsabilità strategica delle aziende come gli assessori che a loro volta scelgono i dirigenti e i cda delle aziende di loro competenza. In questa città, purtroppo, in passato è accaduto e continua ad accadere che quando qualcuno deve essere punito o licenziato arrivi la telefonata del politico che dice 'No, ha fatto la campagna elettorale'. A me non me ne frega niente che ha fatto la campagna elettorale di uno di destra o di sinistra. Se fa bene fa bene, se fa male viene giudicato per quello che fa". Diversa la reazione di Stefano Esposito, neo assessore comunale ai Trasporti: "Invito l'amministratore delegato dell'Atac a valutare forme diverse di sanzioni".
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