Paolo
Simonini, attivista dei Comitati di Bracciano e Cerveteri, tra i
promotori del Forum Rifiuti Zero per il Lazio, ha iniziato un presidio
con sciopero della fame ad oltranza di fronte alla discarica di
Cupinoro, a Bracciano.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da retidipace
In
queste ore sono molte le dichiarazioni di solidarietà che vengono
inviate a Paolo, insieme alle richieste di desistere dal suo impegno
solitario e pericoloso per la sua salute, suggerendo invece un’azione
più coordinata e collettiva.
Ma
Paolo è così, sempre pronto, come già in passato, ad offrire se stesso
per una causa comune saltando a piè pari mediazioni e temporaggiamenti.
Lo descrive bene Claudio nella sua mail:
“Caro
Paolo, io credo che la tua azione (che spero vivamente termini al più
presto) vada oltre la situazione della discarica di Cupinoro.
Di casi "Cupinoro" ne è piena la terra.......purtroppo e la situazione generale degrada velocemente.
In
realtà io penso che vuoi proprio indicarci questa situazione
insostenibile per il pianeta vivente Terra, questa meravigliosa casa
comune della biologia vivente e pensante, materia di materia, materia
cosciente di sé stessa.
La
tua sofferenza per l'inquinamento ambientale generale è palese nella
tua azione e nelle tue parole. Il richiamo a S.Francesco e al suo amore
totale per ciò che esiste e si è creato in un'evoluzione vivente
continua è contagioso.
A
ben vedere anche la tua azione e parole che l'accompagnano entrano a
pieno titolo in questo percorso evolutivo continuo, preludedendo ad una
nuova razza umana liberata finalmente dalla schiavitù della ricerca del
profitto predatore della vita esistenziale, sociale e ambientale.
Sei
un seme, uno dei tanti semi che sono sparsi a piene mani sul campo
fertile dell'amore infinito per i/le viventi , bell@ da morire, bell@
da impazzire.
E sei un seme raro, perché consapevole pienamente di te e del tutto di cui fai parte.
Abbiamo tutt@ bisogno di te.......vivo e forte, piu forte di prima perché rinforzato da questa nuova esperienza.
Claudio”
Ma
Cupinoro non è il solo fronte da cui difendersi di una mentalità
sbagliata e ottusa sulla gestione dei rifiuti; ritorna l’incubo per
Albano del “gassificatore più grande del mondo” – Cerroni dixit –; si
tenta di riaprire la questione della nuova discarica a Monti
dell’Ortaccio, nella Valle Galeria (mentre il gassificatore, fermo dal
2011, è sempre lì pronto a ripartire); Rocca Cencia sperimenterà il
primo biodigestore dei quattro che l’AMA ritiene “la soluzione finale”
della FORSU (la Frazione Organica dei rifiuti Urbani); la Raccolta
Differenziata, a Roma come a Fiumicino, funziona solo nei numeri
sbandierati dalle amministrazioni, mentre in tutta la città è ormai un
“rifiorire” di discariche improvvisate ed anche in uno dei primi tre
progetti piloti di RD partiti nel 2006, il quartiere di Massimina, fiore
all’occhiello per diversi anni di una raccolta differenziata porta a
porta perfettamente funzionante, ormai non viene più rispettato il
calendario di raccolta ma, una volta o due a settimana, passano dei
camion che raccolgono tutto, indifferenziato.
Paolo,
come altre volte, ha solo anticipato quella che dovrà essere la
reazione della società civile ad una condizione di degrado pianificato;
offrendo prima di tutto e di tutti, se stesso.
Maurizio
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