Su diffamazione e privacy “basterebbe applicare le regole, che esistono già. Il problema è che la ‘cialtronaggine’, infilata in tutti i mestieri, fa comodo a tutti”.
Gabanelli critica duramente l’emendamento di Ncd, poi corretto dal governo, che ha cercato di vietare le intercettazioni nascoste. “Come ci si comporta con il politico o l’imprenditore che in intervista ti dice una cosa, e quando pensa che la registrazione è terminata, aggiunge: ‘Adesso che ha spento le dico la verità’? Quella verità va in onda o me la tengo per me? Quell’emendamento – continua l’autrice di Report – avrebbe ‘blindato’ quelli che raccontano una cosa e poi ne fanno un’altra, e incentivato i giornalisti a lavorare per conto delle forze dell’ordine, che non è esattamente il nostro mestiere”.
Secondo Gabanelli, è comunque “inquietante la generale approssimazione con cui vengono scritti emendamenti, che appena diventano noti devono essere corretti”. “Pretenderei maggiore competenza”, aggiunte la giornalista.
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