La Troika è arrivata ad Atene. I rappresentanti dei creditori della Grecia, Ue e Fmi, sono arrivati nel capoluogo ellenico per dare il via ai negoziati con le autorità greche per un nuovo prestito al paese. Lo ha reso noto una portavoce della commissione europea, Mina Andreeva nel corso di un briefing con la stampa.
Il Parlamento ellenico ha approvato nella notte tra mercoledì e giovedì il disegno di legge riguardante la seconda serie di cosiddette 'azioni prioritarie' richieste dai creditori della Grecia tra cui le modifiche al codice di procedura civile (giustizia più veloce per favorire gli investimenti esteri) e l'adozione della direttiva Ue sul risanamento e sulla risoluzione delle crisi degli enti creditizi che introduce il bail-in, cioè le potenziali perdite per i creditori privati prima di ricorrere all'aiuto di stato.
Mancano all'appello per ora l'abolizione delle baby pensioni e le modifiche alla tassazione agevolata degli agricoltori che verranno approvati in seguito a causa di alcune contrarietà di alcuni deputati di Nea Dimokratia, il partito all'opposizione ma i cui voti sono necessari e di altri deputati della maggioranza eletti in circoscrizioni rurali.
Intanto dal Fmi crescono le perplessità sul piano della Ue. Il fondo monetario internazionale, ha detto il portavoce del fondo, Gerry Rice, non può prendere in considerazione un terzo bailout a favore della Grecia fino a quanto Atene non lo chiederà, cosa che 'fino ad ora non è stata chiesta'.
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