L'Aula del Senato dice "no" con voto segreto agli arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini. I "no" sono stati 189, 96 i sì con 17 astenuti. La richiesta di arresti domiciliari nei confronti del senatore Ncd era stata avanzata dalla Giunta per le Immunità parlamentari di Palazzo Madama in merito al crac della casa di cura Divina Provvidenza di Bisceglie.
LE REAZIONI. "Posso solo dire che sono soddisfatto" afferma Antonio Azzollini uscendo dall'aula dopo il voto. "Non me lo aspettavo", ha aggiunto. "Avevo fiducia nelle argomentazioni che avrei sostenuto, ho dormito poco ieri notte, ma tranquillo". Visibilmente commosso Renato Schifani, il quale sottolinea che "non c'è stato nessun salvataggio, l'aula ha votato secondo coscienza" e dice di aver "sempre creduto fermamente nell'innocenza di Azzollini, fino dalla prima notte in cui sono stato avvisato ed ho letto le carte. È stato un massacro. Davanti all'italia intera. Incredibile".
Durissimi i commenti del Movimento 5 Stelle. "La legge non è uguale per tutti. Azzollini salvato dal Pd" scrive Beppe Grillo su Twitter."Il @pdnetwork, quello di #MafiaCapitale salva il senatore Azzollini di Ncd dall'arresto. Questo è Renzi, rottamatore di legalità. Vergogna!" twitta Alessandro Di Battista. Su Facebook Luigi Di Maio afferma che "il Pd ha appena salvato dall'arresto il senatore Azzolini. Quello che secondo i magistrati speculava sulle cure per gli ammalati. Ieri tagliano 2 miliardi alla sanità. Oggi salvano chi specula sulla nostra salute. Mi fanno davvero schifo!".
"Il Senato ha salvato dall'arresto il senatore Azzollini, dell'Ncd. Renzi e il Pd hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se serve alla sinistra non paga" afferma su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. "È nato il governo Renzi-Verdini-Azzolini. Che tristezza!" twitta il leader di Sel, Nichi Vendola.
"La nascita del gruppo di Verdini a sostegno della maggioranza di governo e il voto del Senato che, capovolgendo il parere della Giunta per le autorizzazioni, salva Azzolini dall'arresto infliggono in poche ore un doppio colpo micidiale per la credibilità del PD" afferma Alfredo D'Attorre della minoranza Pd, sottolineando la necessità urgente di "un confronto democratico" per chiarire come può proseguire l'esperienza di governo e la perdita di "identità e valori. Lungo questo strada - prosegue D'Attorre - dell'identità e dei valori fondanti del PD rischia di non rimanere nulla. Se si intende procedere in questo modo verso la costruzione del Partito della Nazione, diventa sempre più urgente un confronto democratico nel PD per chiarire su quali basi l'esperienza del governo possa proseguire".
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