L’identikit che esce dai dati diffusi dal Miur è di uno studente italiano preparato o di un esame che sembra non servire dal momento che tutti vengono promossi. I dati dei bocciati e dei rimandati delle scuole superiori.
La fotografia è stata fatta dal ministero dell’Istruzione che ha presentato i dati sugli esami di stato e gli scrutini finali: numeri che inorgogliscono i dirigenti e i professori ma di cui anche il Miur va fiero. L’identikit che ne esce è di uno studente italiano preparato o di un esame che sembra non servire dal momento che tutti vengono promossi. Sono aumentati i diplomati con lode: si è passati da uno 0,8 % dello scorso anno ad uno 0,9% del 2015. Netto l’incremento anche dei 100: passano dal 4,5 al 4,9%. Così allo stesso modo crescono le votazioni tra i 91 e i 99 centesimi. Diminuiscono invece i voti più bassi: i 61-70 scendono dal 30,8% al 29,3% e i 60 dal 9,6% all’8,4%. Ragazzi sempre più studiosi e preparati che si preparano con serietà al loro primo esame.
Non cambia invece la musica per quanto riguarda la tipologia di scuola: i più bravi sono sempre al liceo anche se va sottolineato che vi è un miglioramento anche nei tecnici e nei professionali che da anni vedono un incremento anche nelle iscrizioni. La classifica dei migliori vede in cima i ragazzi pugliesi, campani e siciliani. Mentre la maglia nera va agli studenti del Molise, del Trentino, del Friuli, della Basilicata e della Liguria.
Il quadro del Miur ci consegna una situazione che non solo vede dei buoni risultati alla fine del percorso scolastico ma anche sempre meno bocciati negli anni precedenti. Resta un nodo: i non ammessi sono soprattutto quelli del primo anno (13,7%) con una percentuale che arriva al 15,2% negli istituti professionali e all’11,5% nei tecnici. Segno di un lavoro sull’orientamento scolastico ancora troppo debole o non ben collaudato. Dall’altro canto il passaggio dalla terza media alla prima della scuola secondaria superiore è da sempre segnalato come uno degli anni più critici sia dagli esperti che dai pedagogisti.
Ancora tanti anche coloro che si vedono costretti a trascorrere le vacanze estive sui libri: uno su quattro deve recuperare le insufficienze e anche in questo caso sono i tecnici e i professionali ad avere i numeri più alti. Mesi trascorsi a fare ripetizioni che risultano sempre più costose e destinate ad alimentare un “mercato nero” delle lezioni private. Fa riflettere vedere che la percentuale più elevata di bocciature è in Sardegna (14.1%) seguita da Campania (11,2&) e Sicilia (10,5%). Anche il maggior numero di ragazzi “rinviati” a settembre è in Sardegna seguita dalla Lombardia e dalla Toscana.
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