La protesta è
contro l’ipotesi di accordo del contratto integrativo che per Fim Fiom e
Uilm "è irricevibile". La direzione non solo propone "flessibilità
esasperata, tagli salariali e in particolare per Riva esternalizzazioni
delle attività di scafo e la separazione del comparto della meccanica
dal resto del cantiere", ma anche regalare 104 ore di lavoro per le ex
festività o di lavorare gratis per mezz'ora ogni giorno. Ma la chicca
che ha stupito i lavoratori sono i microchips posizionati nelle scarpe
da lavoro". “Fincantieri – spiega Bruno Papignani, coordinatore
nazionale della Fiom Cgil per il Gruppo – ha espresso la volontà di
mettere nelle scarpe e negli elmetti dei lavoratori un microchip utile a
localizzarne la posizione, motivando tale proposta come una questione
di sicurezza. Io la trovo bizzarra, e condita da finti moralismi etici”.
Nemmeno sul tema appalti, però, Fiom è Fincantieri sono d’accordo. “L’operazione che l’azienda tenta di fare è quella di aumentare il lavoro in appalto, affidandolo a grandi agenzie interinali e dando vita alla cosiddetta rete di imprese, col solo obiettivo, come sulla sicurezza, di scaricarsi dalle responsabilità", aggiunge Papignani.
Lo sciopero coinvolge gli 800 dipendenti e i 500 addetti delle ditte esterne. "La Rsu ha deciso di proseguire la lotta impedendo l'entrata ed uscita delle merci dal cantiere proclamando una protesta a oltranza".
Nemmeno sul tema appalti, però, Fiom è Fincantieri sono d’accordo. “L’operazione che l’azienda tenta di fare è quella di aumentare il lavoro in appalto, affidandolo a grandi agenzie interinali e dando vita alla cosiddetta rete di imprese, col solo obiettivo, come sulla sicurezza, di scaricarsi dalle responsabilità", aggiunge Papignani.
Lo sciopero coinvolge gli 800 dipendenti e i 500 addetti delle ditte esterne. "La Rsu ha deciso di proseguire la lotta impedendo l'entrata ed uscita delle merci dal cantiere proclamando una protesta a oltranza".
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