mercoledì 25 marzo 2015

Libera promuove una campagna per chiedere che entro 100 giorni una buona legge sul reddito di dignità arrivi in aula al Senato "per essere discussa e approvata"

Milioni di italiani che vivono in condizioni in povertà non possono più aspettare
un firma per sconfiggere la povertà
www.campagnareddito.eu
Libera: “In Italia è necessario avere una misura come il Reddito Minimo o di Cittadinanza, per ridurre la povertà, le disuguaglianze e contrastare le mafie”
La  povertà è la peggiore delle malattie  in senso sociale, economico, ambientale e sanitario. che colpiscono il paese. E' necessario  rimettere lotta alle povertà e welfare al centro dell'agenda politica   per costruire una risposta a problemi che riguardano la dignità e la libertà delle persone, di fronte alle diseguaglianze che aumentano, a una povertà fuori controllo, con milioni di cittadini coinvolti, una crisi economica che vede il rafforzamento dell’economia criminale e del potere delle mafie. Essendo già alcuni disegni di legge in discussione al Senato,  chiediamo che in 100 giorni venga calendarizzata , discussa e approvata in aula l’istituzione del Reddito minimo o di cittadinanza".   Libera  con la partecipazione del  BIN-Basic Encome Network eEAPN- European Antipoverty Network, Italia   promuove la campagna "100 giorni per un reddito di dignità", contro la povertà e le mafie   per chiedere al  Parlamento di prendere una decisione importante,   una misura prevista già da tutti i paesi europei, con l'esclusione di Italia, Grecia e Bulgaria. Dal 16 ottobre 2010 che il Parlamento Europeo ci chiede di varare una legge che introduca un “reddito minimo, nella lotta contro la povertà e nella promozione di una società inclusiva”.  Sono passati cinque anni e nulla è successo.  Una grande mobilitazione, una firma  www.campagnareddito.eu  per chiedere  al Parlamento di fare presto : entro 100 giorni una buona legge sul reddito di dignità arrivi in aula al Senato per essere discussa e approvata. Non è impossibile, non è una proposta irrealistica: ci sono diverse proposte di legge già presentate a Palazzo Madama.I numeri sono drammatici: dal  2008 al 2014 la crisi in Italia  secondo i dati Istat, ha raddoppiato e quasi triplicato  i numeri della povertà relativa ed assoluta. Sono infatti  10 milioni quelli in povertà relativa,   il 16,6% della popolazione complessiva,  ed oltre 6 milioni , il 9,9% della popolazione,  in povertà assoluta.   Ma oltre i dati relativi alla condizione specifica della povertà, dobbiamo comprendere nel computo finale tutte quelle fasce sociali a rischio povertà: dai working poor (oltre 3,2 milioni di lavoratori e lavoratrici) ai precari, dagli over 50 senza alcun lavoro alle donne, dai migranti ai giovani, dagli anziani a coloro che hanno difficoltà abitative il numero dei soggetti a rischio potrebbe aumentare in maniera esponenziale. I l Reddito Minimo o di Cittadinanza- si legge nell'appello della campagna di Libera-  è un supporto al reddito che garantisce una rete di sicurezza per coloro che non possono lavorare o accedere ad un lavoro in grado di garantire un reddito dignitoso o non possono accedere ai sistemi di sicurezza sociale (ammortizzatori socio-economici) perché li hanno esauriti (esodati, mobilità) o non ne hanno titolo o vi accedono in misura tale da non superare la soglia di rischio di povertà. Il  Reddito Minimo o di Cittadinanza, garantisce uno standard minimo di vita per gli individui e per i nuclei familiare di cui fanno parte che non hanno adeguati strumenti di supporto economico.  Il Reddito Minimo o di Cittadinanza, è anche uno strumento fondamentale di contrasto alle mafie in una fase di grave crisi e di aumento della povertà e delle diseguaglianze sociali,   perché toglie ossigeno a chi sfrutta il bisogno di lavoro trasformandolo in ricatto economico, per alimentare circuiti criminali che approfittano della povertà o per fare dei posti di lavoro merce per il voto di scambio. E impone al contrario un diritto che rende le persone meno deboli anche di fronte a chi ne vuole sfruttare i bisogni e le fragilità. La misura-  prosegue Libera-   è rivolta a coloro che già sono in una condizione di povertà economica, a coloro che in un dato momento della loro vita si trovano nella condizione di non poter lavorare o che hanno un reddito che non permette loro di vivere una vita dignitosa, o che hanno perso i benefici degli ammortizzatori sociali o che sono in ogni modo al di sotto di una certa soglia economica.  Non c'è bisogno di misure assistenziali né possiamo immaginare che il reddito di cittadinanza, o reddito minimo garantito, sia la soluzione del problema.  E',  però, una misura indispensabile nel breve periodo per contrastare la povertà assoluta, l'esclusione sociale e il ricatto delle mafie.

Video appello di Luigi Ciotti
https://youtu.be/YtdHRaDzSbM
www. campagnareddito.eu

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