il manifesto-alexis tsjpras.
cari amici e compagni, quattordici anni fa, agli inizi del nuovo millennio, il World Social Forum è comparso sulla scena come la risposta dei popoli alla globalizzazione dei mercati. Era stato espressamente pensato come un luogo di incontro versatile per movimenti, sindacati, e associazioni provenienti da tutto il mondo e alla ricerca di soluzioni progressive ai problemi globali: povertà, disuguaglianze, assenza di democrazia, razzismo, devastazione ambientale, ingiustizia sociale ed economica. Mediante il dialogo tra pari, così come attraverso dinamiche di relazione orizzontali, il Forum ha dimostrato come forze sociali, provenienti da diverse parti del mondo e alle prese con vertenze differenti tra di loro, possano convergere su cause comuni riuscendo, in questo modo, a proporre una visione e un progetto diversi per il pianeta.
cari amici e compagni, quattordici anni fa, agli inizi del nuovo millennio, il World Social Forum è comparso sulla scena come la risposta dei popoli alla globalizzazione dei mercati. Era stato espressamente pensato come un luogo di incontro versatile per movimenti, sindacati, e associazioni provenienti da tutto il mondo e alla ricerca di soluzioni progressive ai problemi globali: povertà, disuguaglianze, assenza di democrazia, razzismo, devastazione ambientale, ingiustizia sociale ed economica. Mediante il dialogo tra pari, così come attraverso dinamiche di relazione orizzontali, il Forum ha dimostrato come forze sociali, provenienti da diverse parti del mondo e alle prese con vertenze differenti tra di loro, possano convergere su cause comuni riuscendo, in questo modo, a proporre una visione e un progetto diversi per il pianeta.
Con valori di questo tipo, condensati
in slogan come «le persone prima dei profitti» o «un altro mondo
è possibile», il World Social Forum è stato lo spazio in cui idee
e modi di agire, in grado di mettere in discussione la supremazia
neoliberista globale, sono nati e cresciuti. La nostra comune
responsabilità rispetto alla necessità di costruire una
prospettiva diversa per il mondo è ancora più grande in questi
giorni, in cui il fanatismo ideologico, la violenza e la
regressione sociale vengono presentate come un’alternativa alla
forza minacciosa dei mercati. Queste sono le ragioni che hanno
spinto, solo pochi giorni fa, coloro che hanno sparso morte e terrore
a Tunisi. La strada di questi ultimi, tuttavia, deve essere
risolutamente sbarrata dai movimenti, mediante la conquista dei
cuori e delle menti dei poveri e degli oppressi. Né la combinazione
di fanatismo e intolleranza né, tantomeno, quella di fascismo
e razzismo possono rappresentare nuove vie per il futuro. Il mondo
potrà progredire solo grazie alla democrazia, al rispetto dei
diritti, alla solidarietà e alle battaglie collettive.
Cari amici, come sapete, la Grecia
è stata, nei tempi recenti, in costante rotta di collisione con
i principi cardine del neoliberismo. Investito dalle disastrose
politiche di austerità e vittima di una vera e propria estorsione
da parte dei mercati, il nostro popolo è determinato nel voler
difendere la democrazia, lo stato sociale, i beni pubblici e il
diritto ad un lavoro adeguatamente pagato. Noi proponiamo di
lottare per la vita, la dignità e la giustizia sociale, includendo
tutto questo nell’ambito della battaglia per riportare l’economia
verso i bisogni della società, invertendo l’attuale orientamento che
vede la società al servizio delle economia e dei profitti
finanziari.
I nostri orizzonti non sono limitati
dai confini del nostro paese. Essi si estendono all’Europa intera.
Sappiamo che sulle nostre orme altri stanno seguendo, determinati ad
usare la forza della democrazia per costruire un modo più giusto e un
futuro luminoso. Il fronte che si scontrerà con l’attuale
equilibrio di poteri in Europa si è già formato e sta diventando
ogni giorno più forte. Sappiamo che questi avvenimenti verranno
discussi quest’anno durante il lavori del World Social Forum a Tunisi
e che una discussione cruciale riguarderà il supporto
generalizzato alla Grecia, ma anche a tutti gli altri popoli che
stanno lottando per un cambiamento storico in Europa e nel mondo.
Questa è la ragione per cui la Grecia sta oggi inviando questo saluto
colmo di ottimismo, forza e determinazione ai partecipanti al
Social forum. Usando la solidarietà come arma i popoli vinceranno!
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