global project-francesca scanta
26 / 3 / 2015
Uno
dei momenti più interessanti e partecipati della seconda giornata del
Social Forum Mondiale di Tunisi è stato l'incontro organizzato da
Kurdish Network e Mesopotamia Social Forum in collaborazione con i Cobas
che ha avuto luogo all'interno della Facoltà di Economia. Qui è stata ripercorsa la storia della lotta di Kobane e spiegata la situazione attuale.
L'intervento più intenso è stato quello di Meral Zin Cicek, rappresentante di KJK, organizzazione che lavora sull'informazione ed il coordinamento delle associazioni rispetto alle tematiche legate alle donne.
Quella di Kobane è una rivoluzione femminile, lì le donne lottano per liberare la società e creare un sistema nuovo basato sulla democrazia, l'ecologia e la libertà di genere: questo è possibile solo superando il sistema patriarcale su cui si fondando i paesi che occupano il territorio kurdo e che perdura da anni.
Nel dare vita ad una nuova società basata sulla partecipazione le protagoniste sono proprio le donne, coloro che per anni sono state sfruttate e che ora sono diventate il soggetto principale del processo.
Il ruolo delle donne a Kobane è fondamentale e le motivazioni della loro lotta sono molto profonde: hanno subito anni di schiavitù, violenze, abusi ed esclusione dalla vita sociale, economica, politica e culturale ed a Kobane hanno deciso di imbracciare il fucile non solo per difendersi fisicamente dagli attacchi dell'ISIS, ma soprattutto per difendere i propri valori conquistati dalla Rojava vogliono condividere la lotta per i diritti delle donne con le realtà in resistenza di tutto il mondo.
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