venerdì 16 maggio 2014

Privatizzazioni, ok dal governo ai decreti per Poste ed Enav: sul mercato il 40 e 49%.

Privatizzazioni, ok dal governo ai decreti per Poste ed Enav: sul mercato il 40 e 49%La quotazione del gruppo postale potrà avvenire in più fasi, con meccanismi che incentivino l'acquisto delle azioni da parte dei dipendenti. Per l'Ente di assistenza al volo il percorso prioritario sarà la borsa, ma è prevista anche la possibilità di vendita attraverso un'asta competitiva.


Via libera del Consiglio dei ministri al percorso di privatizzazione di Poste ed Enav. Rispettivamente fino al 40% e al 49%. Sono stati approvati dal Consiglio dei ministri il 16 maggio due decreti contenenti i criteri per la cessione delle quote delle due partecipate statali, possedute dal Ministero dell’economia.
La cessione di Poste Italiane, che potrà essere effettuata anche in più fasi, sarà realizzata attraverso un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane e gli investitori istituzionali italiani e internazionali. Lo schema di decreto, inoltre, prevede incentivi all’acquisto per i dipendenti del gruppo: quote dell’offerta riservate e prezzi agevolati, come in precedenti operazioni di privatizzazione. L’azienda si avvia verso la privatizzazione in salute. Nel 2013 ha registrato ricavi in crescita a 26,2 miliardi e un risultato operativo di 1.400 milioni (1.382 l’anno precedente). Tra i risultati economici approvati lo scorso marzo dal board anche l’utile ante imposte in crescita a 1.528 milioni mentre quello netto si attesta a 1.005 milioni. Alla crescita dei ricavi dello scorso anno ha contribuito la performance dei servizi finanziari e assicurativi, che hanno compensato il calo strutturale del mercato dei servizi postali.

La governance della società è stata rinnovata da poco: il 7 maggio scorso, su indicazione dell’azionista Tesoro, il cda ha nominato Francesco Caio amministratore delegato e direttore generale. Caio si affianca alla nuova presidente, Luisa Todini. Per la privatizzazione di Poste il Tesoro si avvarrà della consulenza di Lazard. Il Mef lo aveva annunciato lo scorso febbraio dopo un processo di selezione che aveva coinvolto istituzioni finanziarie e studi legali italiani ed esteri. Il Mef ha conferito a Lazard Srl ed allo Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners l’incarico, rispettivamente, di Consulente finanziario e di Consulente legale del Ministero per la cessione sul mercato di una quota di minoranza del capitale di Poste Italiane.
Per quanto riguarda Enav, il governo prevede la cessione di una quota che gli permetta di mantenere il controllo assoluto della compagnia. Nel comunicato si legge che è assicurata “la massima flessibilità al ministero dell’Economia nel processo di vendita”. Secondo il decreto l’operazione potrà essere effettuata anche in più fasi, ricorrendo, sia a un’offerta pubblica di vendita (il percorso prioritario) che a una trattativa diretta da realizzare attraverso un’asta competitiva, assicurando che non insorgano situazioni di conflitti di interessi. Anche in questo caso sono previsti incentivi per i dipendenti.

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