L’affetto non è mancato e sono tantissime le occasioni in cui Genova e
non solo, si è stretta intorno a San Benedetto durante questo primo
anno. Il 25 aprile un fiume di gente ha attraversato Campo Ligure, il
paese dove Don Gallo era nato e ora riposa, per mettere un fiore sulla
sua tomba e poi riversarsi nel palazzetto dello sport per sentire
Maurizio Landini e Massimo Bisca dell’Anpi che ricordavano insieme ai
tanti partigiani anche Don Gallo partigiano della Costituzione. “E’
stato emozionante ritrovarci in tanti a Campo Ligure e ricordare quella
che è stata una delle ultime battaglie, quella per difendere la
Costituzione. Sono sicuro – continua Chionetti – che se fosse ancora con
noi si sarebbe speso con tutte le forze contrapponendosi al pensiero
unico, al trasformismo politico oggi imperante”.
Don Gallo in un vecchio superotto degli anni Ottanta diceva che la
Comunità è sempre in cammino e così continua a essere. Quando era vivo
il Gallo percorreva migliaia di chilometri in macchina, perché aveva
paura di volare, per andare a incontrare chiunque lo invitasse e la
Comunità allo stesso modo non si risparmia. “Abbiamo partecipato ad
oltre cento incontri in tutta Italia, siamo colpiti dall’attenzione che
ci circonda, perché sono tantissime le persone che ci manifestano il
loro affetto, semplici cittadini, associazioni come Arci, Anpi, il
sindacato, la Fiom soprattutto, partiti politici e poi i media che in
questo ultimo anno non hanno mai mancano di raccontare le nostre
iniziative”. Gli impegni sono tanti, dice Chionetti, ma tutta la nostra
energia non basta per fare quello che faceva il Gallo!
“Ci manca la radicalità del suo pensiero, lo spazio politico che da
solo Andrea occupava e rappresentava con la capacità di tenere insieme
mondi diversi e lontani. Penso al suo funerale, lungo il corteo e in
chiesa c’erano associazioni, partiti, tifoserie, i mondi più diversi
tutti insieme intorno a lui”.
Per ricordarlo il 22 maggio è stata organizzata una cena e poi un
concerto con gli amici di Music for Peace aperto a tutti che inizierà a
partire dalle 20 nel piazzale di San Benigno (Area Elicoidale). Alle
18,30 Mons. Luigi Bettazzi, testimone del Concilio Vaticano II e grande
amico e punto di riferimento religioso di Don Gallo celebrerà la messa a
San Benedetto.
Ma, come ricordava Chionetti la strada è ancora tanta e molti sono
gli impegni il più importante è la Biennale della Prossimità che si
svolgerà nel centro storico genovese il 10-11-12 ottobre. “Sarà uno
spazio dove discutere dei bisogni primari delle persone, la casa, il
welfare, il lavoro e provare a ridare voce a chi non ne ha con l’aiuto
di tutti, associazioni, signoli cittadini, chi ha voglia di mettersi in
gioco insieme a noi, perche come diceva Andrea, nessuno si libera da
solo, ma ci si libera tutti insieme. Ecco penso alla Biennale della
prossimità come il tentativo di liberarci dai nostri bisogni,
realizzandoli”.
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