giovedì 22 maggio 2014

Don Gallo. Un anno senza te.

NEWS_20161643 anni con il Gallo e… solo uno senza di lui. Esordisce così Domenico Chionetti, mentre racconta questo primo anno della Comunità San Benedetto senza Don Andrea Gallo. “Abbiamo le scarpe rotte, ma continuiamo a camminare, perché a fianco a noi molti le scarpe nemmeno le hanno, con le nostre forze, a volte inadeguati ai compiti che ci toccano ma con la consapevolezza di chi ha condiviso con Andrea un lungo percorso e ha imparato molto”.


  Popoff.globalist.it Domenico Chionetti

L’affetto non è mancato e sono tantissime le occasioni in cui Genova e non solo, si è stretta intorno a San Benedetto durante questo primo anno. Il 25 aprile un fiume di gente ha attraversato Campo Ligure, il paese dove Don Gallo era nato e ora riposa, per mettere un fiore sulla sua tomba e poi riversarsi nel palazzetto dello sport per sentire Maurizio Landini e Massimo Bisca dell’Anpi che ricordavano insieme ai tanti partigiani anche Don Gallo partigiano della Costituzione. “E’ stato emozionante ritrovarci in tanti a Campo Ligure e ricordare quella che è stata una delle ultime battaglie, quella per difendere la Costituzione. Sono sicuro – continua Chionetti – che se fosse ancora con noi si sarebbe speso con tutte le forze contrapponendosi al pensiero unico, al trasformismo politico oggi imperante”. Don Gallo in un vecchio superotto degli anni Ottanta diceva che la Comunità è sempre in cammino e così continua a essere. Quando era vivo il Gallo percorreva migliaia di chilometri in macchina, perché aveva paura di volare, per andare a incontrare chiunque lo invitasse e la Comunità allo stesso modo non si risparmia. “Abbiamo partecipato ad oltre cento incontri in tutta Italia, siamo colpiti dall’attenzione che ci circonda, perché sono tantissime le persone che ci manifestano il loro affetto, semplici cittadini, associazioni come Arci, Anpi, il sindacato, la Fiom soprattutto, partiti politici e poi i media che in questo ultimo anno non hanno mai mancano di raccontare le nostre iniziative”. Gli impegni sono tanti, dice Chionetti, ma tutta la nostra energia non basta per fare quello che faceva il Gallo!
“Ci manca la radicalità del suo pensiero, lo spazio politico che da solo Andrea occupava e rappresentava con la capacità di tenere insieme mondi diversi e lontani. Penso al suo funerale, lungo il corteo e in chiesa c’erano associazioni, partiti, tifoserie, i mondi più diversi tutti insieme intorno a lui”.
Per ricordarlo il 22 maggio è stata organizzata una cena e poi un concerto con gli amici di Music for Peace aperto a tutti che inizierà a partire dalle 20 nel piazzale di San Benigno (Area Elicoidale). Alle 18,30 Mons. Luigi Bettazzi, testimone del Concilio Vaticano II e grande amico e punto di riferimento religioso di Don Gallo celebrerà la messa a San Benedetto.
Ma, come ricordava Chionetti la strada è ancora tanta e molti sono gli impegni il più importante è la Biennale della Prossimità che si svolgerà nel centro storico genovese il 10-11-12 ottobre. “Sarà uno spazio dove discutere dei bisogni primari delle persone, la casa, il welfare, il lavoro e provare a ridare voce a chi non ne ha con l’aiuto di tutti, associazioni, signoli cittadini, chi ha voglia di mettersi in gioco insieme a noi, perche come diceva Andrea, nessuno si libera da solo, ma ci si libera tutti insieme. Ecco penso alla Biennale della prossimità come il tentativo di liberarci dai nostri bisogni, realizzandoli”.

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