controlacrisi.org Fabio sebastiani
E non solo
perché ci saranno i “rituali disagi”. Il nodo è quello della politica
economica, del tutto assente in un settore vitale per il Bel Paese. Per
Fabrizio Tomaselli, dell'Esecutivo nazionale Usb, "i trasporti in Italia
stanno morendo soffocati dall'ideologia delle privatizzazioni, dalle
incapacita' manageriali, dalla mancanza di un progetto complessivo di
mobilita'. Tutto e' finalizzato solo a fare cassa e maggiori profitti,
con una enorme perdita di posti di lavoro". "Ma i lavoratori non ci
stanno piu' e con gli scioperi del 29 e 30 maggio, oltre a difendere
occupazione e salari, sollevano il problema dei problemi - evidenzia il
dirigente sindacale - ovvero se la mobilita' in Italia puo' fare a meno
di un sistema di trasporto efficiente che svolga un ruolo di motore
dello sviluppo economico del Paese e al tempo stesso sia socialmente ed
ecologicamente sostenibile".
Ieri Usb ha organizzato un presidio a Roma, sotto al ministero delle
Infrastrutture e Trasporti in piazzale di Porta Pia, per sostenere le
azioni di sciopero. Nel corso dell’iniziativa c’è stato anche un
incontro tra una delegazione dell’USB Lavoro Privato del Comparto
Trasporti ed il sottosegretario Umberto Del Basso de Caro.
L’USB ha consegnato un documento contenente le analisi e le proposte del sindacato rispetto alle politiche dei trasporti e più in generale sulla mobilità nel Paese.
L’USB ha evidenziato la gravità della crisi nei Trasporti, sia in ogni singolo settore che in molte realtà aziendali, dove ormai si concentrano migliaia di licenziamenti, aumento indiscriminato della precarietà, tagli pesanti ai salari ed ai diritti dei lavoratori, tutti temi al centro degli scioperi proclamati.
Il sottosegretario Del Basso de Caro si è dichiarato cosciente delle problematiche in atto ed ha espresso la volontà del suo dicastero ad aprire con l’USB quattro tavoli di confronto relativi alle specifiche tematiche del comparto Trasporti.
Pur apprezzando l’impegno da parte del sottosegretario, e auspicando che si costruiscano le condizioni per restituire il giusto rilievo al comparto, l’ USB ha rifiutato l’invito a ritirare gli scioperi.
Sempre domani si ferma per 24 ore tutto il personale di terra e di volo del gruppo Meridiana. A proclamarlo, Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto Aereo "in quanto permangono intatte le problematiche sulle iniziative aziendali e sull'occupazione alla base delle proteste degli scorsi 11 novembre e 6 dicembre 2013 e 11 aprile scorso". Secondo le tre organizzazioni sindacali inoltre alla base dello sciopero che interessera' tutti gli addetti di Meridianafly, Air Italy, Geasar e Meridiana Maintenance ci sono "le incertezze che gravano sul futuro dell'azienda". Nella stessa giornata di venerdi' 30 si fermeranno sempre 24 ore anche gli assistenti di volo di Easyjet.
L’USB ha consegnato un documento contenente le analisi e le proposte del sindacato rispetto alle politiche dei trasporti e più in generale sulla mobilità nel Paese.
L’USB ha evidenziato la gravità della crisi nei Trasporti, sia in ogni singolo settore che in molte realtà aziendali, dove ormai si concentrano migliaia di licenziamenti, aumento indiscriminato della precarietà, tagli pesanti ai salari ed ai diritti dei lavoratori, tutti temi al centro degli scioperi proclamati.
Il sottosegretario Del Basso de Caro si è dichiarato cosciente delle problematiche in atto ed ha espresso la volontà del suo dicastero ad aprire con l’USB quattro tavoli di confronto relativi alle specifiche tematiche del comparto Trasporti.
Pur apprezzando l’impegno da parte del sottosegretario, e auspicando che si costruiscano le condizioni per restituire il giusto rilievo al comparto, l’ USB ha rifiutato l’invito a ritirare gli scioperi.
Sempre domani si ferma per 24 ore tutto il personale di terra e di volo del gruppo Meridiana. A proclamarlo, Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto Aereo "in quanto permangono intatte le problematiche sulle iniziative aziendali e sull'occupazione alla base delle proteste degli scorsi 11 novembre e 6 dicembre 2013 e 11 aprile scorso". Secondo le tre organizzazioni sindacali inoltre alla base dello sciopero che interessera' tutti gli addetti di Meridianafly, Air Italy, Geasar e Meridiana Maintenance ci sono "le incertezze che gravano sul futuro dell'azienda". Nella stessa giornata di venerdi' 30 si fermeranno sempre 24 ore anche gli assistenti di volo di Easyjet.
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