L’USB
Lavoro Privato condanna l’ennesimo attacco ai movimenti per il diritto
all’abitare costituito dal cosiddetto Piano Casa, meglio conosciuto come
decreto Lupi; esprime tutta la sua solidarietà attiva agli occupanti ed
invita tutti i suoi delegati delle aziende fornitrici di acqua, luce e
gas ad organizzare il boicottaggio attivo dei distacchi delle utenze.
controlacrisi.it fabrizio salvatori
Dichiara Emidia Papi, dell’Esecutivo Nazionale USB: “Invece di
affrontare il grave problema dell’emergenza abitativa, che vede ogni
giorno centinaia di sfratti esecutivi nelle grandi e piccole città, il
Governo ha chiesto e ottenuto la fiducia su un decreto che regala
profitti agli speculatori edili, alle banche a tutti quelli che
continuano a macinare profitti cementificando i nostri territori.
Intanto migliaia di persone, giovani coppie, anziani, precari, migranti,
continuano a non veder soddisfatto un bisogno primario”.
“Oltre a cassare nei fatti l’edilizia pubblica, consentendo ai palazzinari di mantenere artificiosamente alti i prezzi delle case – evidenzia Papi - il decreto Lupi introduce norme odiose come l’obbligo di tagliare tutte le forniture di gas luce acqua alle occupazioni, di non concedere la residenza a chi occupa e di cancellarle gli occupanti dalle liste per l’assegnazione di quella misera quota di case popolari che è ancora disponibile”.
Incalza la dirigente USB: “Renzi ci spieghi cosa deve fare una famiglia i cui componenti vengono licenziati, ormai su due piedi grazie alle sue liberalizzazioni sul diritto del lavoro; o i cui salari precari non bastano per vivere, in tutti i casi condannati ad una morosità incolpevole e per questo buttati fuori di casa. Case pubbliche da assegnare a chi ha bisogno non ce ne sono, occupare non si può; allora, cosa rimane, buttarsi giù dai ponti?”.
“Oltre a cassare nei fatti l’edilizia pubblica, consentendo ai palazzinari di mantenere artificiosamente alti i prezzi delle case – evidenzia Papi - il decreto Lupi introduce norme odiose come l’obbligo di tagliare tutte le forniture di gas luce acqua alle occupazioni, di non concedere la residenza a chi occupa e di cancellarle gli occupanti dalle liste per l’assegnazione di quella misera quota di case popolari che è ancora disponibile”.
Incalza la dirigente USB: “Renzi ci spieghi cosa deve fare una famiglia i cui componenti vengono licenziati, ormai su due piedi grazie alle sue liberalizzazioni sul diritto del lavoro; o i cui salari precari non bastano per vivere, in tutti i casi condannati ad una morosità incolpevole e per questo buttati fuori di casa. Case pubbliche da assegnare a chi ha bisogno non ce ne sono, occupare non si può; allora, cosa rimane, buttarsi giù dai ponti?”.
Nessun commento:
Posta un commento