L'ispezione è stata disposta dalla magistratura per i presunti illeciti nella tra Unipol Assicurazioni, Premafin Finanziaria, Milano Assicurazioni e Fondiaria Sai sostenuta da Mediobanca creditrice di entrambi i gruppi. Perquisita anche la Consob.
La notizia è emersa mentre a Bologna, nella sede di UnipolSai, erano in corso delle perquisizioni della Guardia di Finanza che sono state disposte dalla magistratura in relazione a presunti illeciti commessi nel corso della fusione avvenuta tra Unipol Assicurazioni, Premafin Finanziaria, Milano Assicurazioni e Fondiaria Spa che ha dato vita a UnipolSai. Del resto sono tante le criticità che erano emerse sull’operazione fin dalla sua gestazione orchestrata da Mediobanca e si erano via via intensificate a ridosso del suo perfezionamento. Nel silenzio generale delle autorità di vigilanza.
Come per esempio la Consob che, nonostante le intercettazioni telefoniche raccolte dalla Guardia di finanza di Torino su come a Bologna si cercasse in tutti i modi di far quadrare i conti, interpellata in merito anche da ilfattoquotidiano.it non si è interessata alla questione e non ha messo in forse l’assemblea che il 25 ottobre scorso ha approvato l’operazione. Ma quello della Consob, che giovedì ha ricevuto anch’essa una visita della Guardia di finanza per l’acquisizione di documentazione, non è un caso isolato. Dalle carte dell’inchiesta sul fallimento del gruppo Ligresti del procuratore milanese Luigi Orsi, lo stesso che ha iscritto Cimbri nel registro degli indagati, nei mesi scorsi era emerso chiaramente il ruolo dell’Isvap, l’ex organismo di vigilanza delle assicurazioni, per agevolare la discussa fusione che stava molto a cuore a Mediobanca creditrice di entrambi i gruppo. In particolare la Procura aveva preso nota dell’attivismo del vicedirettore dell’Isvap, Flavia Mazzarella in costante contatto sia con il vigilato Cimbri che con Piazzetta Cuccia, Bankitalia e Consob ai tempi del via libera delle autorità all’operazione, nel 2012. Fatti che non hanno avuto alcuna ripercussione sulla posizione della Mazzarella che risulta ancora dirigente in staff dell’Ivass, l’ente di vigilanza delle assicurazioni che ha preso il posto dell’Isvap.
Immediate le ripercussioni sui mercati finanziari. In scia alla notizia il titolo UnipolSai in Borsa ha imboccato la via del ribasso e a metà seduta cede il 5,5% a 2,23 euro. Peggio ancora va alla controllante Unipol Gruppo Finanziario che è precipitata del 6,27% a 4,21 euro.
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