venerdì 23 maggio 2014

Roma, "Renzi non si può contestare": botte dal servizio d'ordine e 40 fermi della polizia.

Oltre quaranta persone fermate. E’ questo il bilancio della contestazione a Renzi questa sera in piazza del Popolo. Un’azione combinata tra il servizio d’ordine del Pd, prima, che ha pensato bene di rispondere agli slogan a colpi di schiaffi e spintoni, e la polizia che, guarda caso, alla fine ha caricato i ragazzi sui cellulari.
controlacrisi.org fabrizio salvatori
Poco dopo l'inizio del comizio elettorale, alcune decine di persone tra la folla hanno cominciato ad intonare cori e lanciare urla contro Renzi. E tra questi e' spuntata anche una bandiera No Tav. Il gruppo di contestatori era composto da attivisti dei movimenti di lotta per la casa ed esponenti dei centri sociali, che hanno invano tentato di esporre uno striscione. La reazione degli uomini del servizio d'ordine del Pd non si e' fatta attendere e i militanti del partito hanno cercato di allontanarli a forza di spintoni e qualche manata di troppo. I manifestanti sono stati poi portati al commissariato Trevi per essere identificati.
Sempre nel corso dello stesso comizio, Renzi è stato contestato da un gruppo di esodati. Sui cartelli di protesta si leggeva "esodati furto di Stato", "non salvaguardati" e "Renzi gli esodati esistono ancora".

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