Nelle stesse ore in cui il parlamento approva definitivamente il Piano Casa, apprendiamo che Paolo, compagno protagonisto delle lotte per il diritto all'abitare , è stato prelevato dalla Digos subito dopo la conferenza stampa a Montecitorio mentre nello stesso momento anche a Luca veniva comunicato lo stesso provvedimento.
In uno schema purtroppo già visto, ad un gravissimo attacco politico ai diritti dei più deboli, con la fine dell'abitare pubblico e un'aggressione subdola e infame alle occupazioni abitative, si accompagna il tentativo di intimidire a livello giudiziario tutti coloro che nel paese si mobilitano con generosità in difesa di casa, reddito e diritti.
E' così che si spiegano le sproporzionate e selvagge cariche poliziesche sul corteo del 12 aprile, così si spiegano gli sgomberi violenti ed è poco casuale che Alfano presenti il suo "piano sicurezza" per Roma proprio alla vigilia dell'approvazione di un decreto così dichiaratamente avverso ai movimenti.
Lo ribadiamo: nulla di tutto questo servirà a fermare la determinazione di tutti coloro che hanno scelto di ribellarsi a questa crisi, riconquistando dal basso pezzo dopo pezzo, casa dopo casa, quel welfare sempre più in discussione.
Difenderemo senza paura le nostre occupazioni, una grande esperienza di concreta riappropriazione, motore delle mobilitazioni più significative degli ultimi mesi.
Per Paolo e Luca, per noi, per tutti.
RASC – RETE DELLE ASSEMBLEE SOCIALI PER LA CASA
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