lunedì 20 agosto 2012

Saamiya, l'atleta somala morta su una carretta del mare.

Saamiya, l'atleta somala morta su una carretta del mare Alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 era arrivata ultima, staccata di diversi secondi, nella gara dei 200 metri, ma per lei era già un successo. A Londra 2012 però non ci è mai arrivata: il suo sogno è naufragato nel Mediterraneo, dove è morta a bordo di una carretta del mare partita dalla Libia mentre tentava di raggiungere l'Italia. A raccontare la triste storia di Saamiya Yusuf Omar è la scrittrice italo-somala Igiaba Scego sul blog Pubblico, che a sua volta cita Abdi Bile, una gloria dell'atletica somala, medaglia d'oro - l'unica nella storia del martoriato Paese africano - nei 1500 metri ai mondiali di Roma del 1987. È lui che racconta a una "platea riunita per ascoltare i membri del comitato olimpico nazionale" che "Saamiya è morta per raggiungere l'Occidente. Aveva preso una caretta del mare che dalla Libia l'avrebbe dovuta portare in Italia. Non ce l'ha fatta. Era un'atleta bravissima. Una splendida ragazza". Non è chiaro quando la ragazza sia morta. Sono pochissime, anche in rete, le tracce di Saamiya, tra cui il video su YouTube della sua performance cines.

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