mercoledì 1 agosto 2012

Allarme Nasa: si scioglie la calotta artica della Groenlandia

Orsi polari intrappolati su un iceberg alla deriva
Si scioglie la calotta artica della Groenlandia: la fusione, rivelata dai satelliti della Nasa, è così rapida da sbalordite gli scienziati. «Un fatto così straordinario – ammette Son Nghiem dell’osservatorio di Pasadena, in California – che all’inizio ho messo in discussione il risultato: era reale o dovuto a errori nei dati?». Rapida verifica col centro aerospaziale del Maryland, che monitora le temperature della Groenlandia, e puntuale conferma: secondo lo spettro-radiometro “Modis”, montato su satelliti, qualcosa come il 97% della calotta glaciale ha iniziato a liquefarsi, durante il mese di luglio. Un analogo evento si calcola che si fosse verificato soltanto 150 anni fa: «Se continuiamo a osservare eventi di fusione come questi negli anni a venire, ci sarà da preoccuparsi», ammette Lora Koenig, glaciologa del Goddard Space Flight Center e membro della squadra di ricerca che analizza i dati satellitari.

Il sistema “Modis” ha rivelato temperature eccezionalmente elevate, conferma Maria-José Viñas della Nasa in un intervento ripreso da “Megachip” il 31 luglio, denunciando le proporzioni decisamente allarmanti dell’insolito disgelo. Emergenza confermata anche da Thomas Mote, climatologo dell’università di Athens, in Georgia, e Marco Tedesco della City University di New York, sulla base di informazioni fornite da satelliti militari statunitensi. Quasi tutta la calotta glaciale, aggiunge Viñas, ha subito fenomeni di disgelo: “normale” che d’estate si sciolga una parte della banchisa in superficie, mentre è decisamente anomala la sua estensione nell’estate 2012: «Si stima che il 97% della superficie glaciale sia interessata in qualche modo dal disgelo a metà luglio». Conseguenze? «I ricercatori non hanno ancora stabilito se questo evento di fusione così estesa influenzerà la perdita complessiva nel volume di ghiaccio attesa per quest’estate, né se essa contribuirà in maniera rilevabile all’innalzamento del livello del mare».
«Le osservazioni satellitari – spiega Tom Wagner, responsabile del programma di ricerca sulla criosfera alla Nasa diWashington – ci stanno aiutando a capire in che modo eventi come questi possano essere in relazione sia tra di loro che colsistema climatico più ampio». Il disgelo, aggiunge Viñas, si è allargato rapidamente: «Le mappe di fusione ricavate dai tre satelliti hanno mostrato che l’8 luglio circa il 40% della superficie della calotta glaciale era stata interessata dal disgelo. Al 12 luglio, questo aveva coinvolto il 97% della superficie». Questo evento estremo di fusione, aggiunge il portavoce della Nasa, è coinciso con un promontorio d’aria calda insolitamente forte: una cupola calda, sopra la Groenlandia. Il promontorio faceva parte d’una serie che ha dominato il tempo sulla Groenlandia dalla fine di maggio. Problema: «Ciascun promontorio successivo è stato più forte del precedente», ammette il professor Mote, dalla Georgia University.

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