martedì 16 giugno 2020

Roma. Aboubakar Soumahoro incatenato davanti a villa Pamphili: "Sciopero della fame finché il governo non ci ascolta".

Il sindacalista su Facebook chiede la riforma della filiera agricola, un piano nazionale sull'emergenza lavoro e il cambio delle politiche migratorie.

Aboubakar

huffingtonpost.it
“Oggi, inizio lo sciopero della fame e mi incateno qui a Villa Pamphili dove si stanno tenendo gli Stati Generali, finché il governo non ascolterà il grido di dolore di noi invisibili e di tutti gli esclusi”.
Inizia così il breve post con cui Aboubakar Soumahoro annuncia che comincerà lo sciopero della fame.
“Rimarrò qui - continua il sindacalista - finché il Governo non ci darà risposte chiare su 3 punti: (1) Riforma della filiera agricola; (2) Varo di un Piano Nazionale Emergenza Lavoro; (3) Cambio delle politiche migratorie”.

Poi l’appello: “Non lasciateci soli in questa battaglia, ma portateci la vostra solidarietà, le vostre sofferenze e i vostri sogni”.

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