DI MARINELLA CORREGGIA
emigrazione-notizie.org
Intorno al Covid-19 si susseguono da mesi colpi di scena, rivelazioni e successive rettifiche. Grande è la confusione sotto il cielo. Ma non siamo ai tempi di Mao e quindi la situazione non è affatto eccellente. Cerchiamo di collegare alcuni puntini.
Un tweet ha suscitato commozione e reazione in Argentina negli ultimi giorni. Il noto attore Marcelo Mazzarello scriveva il 7 giugno: «Mio papà è morto due giorni fa a casa mia. L’ho portato a casa, in clinica era disidratato, denutrito e trattato con un eccesso di farmaci. La pandemia è diventata una scusa per abbandonare pazienti che non avevano il Covid. Sono morti che nelle statistiche non figurano. Sono i morti della dittatura sanitaria» (29). In una video intervista a cura di Alfredo Leuco di Todo Noticias, pochi giorni dopo (30) Marcelo ha articolato la sua denuncia.
2) https://www.orizzontescuola.it/a-decidere-chiusura-scuole-modelli-matematici-diffusione-pandemia-che-hanno-fallito/
3) https://www.nature.com/articles/s41586-020-2405-7
4) http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=85096&fr=n
5) https://web.archive.org/web/20200503102316/https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-NPI-modelling-16-03-2020.pdf
6) https://web.archive.org/web/20200512112906/https://www.newscientist.com/article/2238578-uk-has-enough-intensive-care-units-for-coronavirus-expert-predicts/
7) https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200609-covid-19-sitrep-141.pdf?sfvrsn=72fa1b16_2
8) https://www.theguardian.com/world/2020/apr/07/how-can-coronavirus-models-get-it-so-wrong
9) https://www.youtube.com/watch?v=NPk43BlWNzg
10) https://www.weboggi.it/Cronaca/il-coronavirus-e-sparito-bassetti-e-pregliasco-sono-d-accordo-con-zungrillo/
11) https://www.dottnet.it/articolo/31063/covid-7mila-mutazioni-molte-deleterie-per-il-virus/?tag=10923163320&tkg=1&cnt=3
12) https://emigrazione-notizie.org/?p=31567
13) (https://www-fanpage-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.fanpage.it/attualita/la-virologa-capua-ecco-perche-clinicamente-il-covid-19-non-esiste-piu/amp/?amp_js_v=0.1#referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s&share=https%3A%2F%2Fwww.fanpage.it%2Fattualita%2Fla-virologa-capua-ecco-perche-clinicamente-il-covid-19-non-esiste-piu%2F):
14) https://www.revuepolitique.fr/covid-19-premier-bilan-de-lepidemie/
15) https://blogs.mediapart.fr/laurent-mucchielli/blog/260520/fin-de-partie-pour-l-hydroxychloroquine-une-escroquerie-intellectuelle
16) https://cambiailmondo.org/2020/06/05/covid-19-clorochina-o-vaccini/
17) https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/06/10/news/idrossiclorochina_cosi_riviste_scientifiche_e_oms_hanno_perso_credibilita_-258854721/
18) https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)31324-6/fulltext
19) https://comedonchisciotte.org/covid-19-positivo-anzi-negativo-anzi-chilosa/
20) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-intervista_al_prof_tarro_lepidemia_covid_si__spenta_per_un_motivo_preciso/6119_35436/
21) Giulio Tarro: “Il Sars-CoV-2 sparirà come la prima Sars. Ecco lo studio scie ntifico che lo dimostra, Fondazionenenni.blog
22) https://it.notizie.yahoo.com/coronavirus-oms-no-ai-guanti-neanche-al-supermercato-154408945.html
23. “ll coronavirus non si prende al supermercato. Studio tedesco ridimensiona il rischio contagio da oggetti, il messaggero 19 aprile 2020.
24) https://www.scienzainrete.it/articolo/sorvegliare-e-pulire-eccessi-da-sanificazione/donato-greco/2020-05-19 e https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/05/26/epidemiologo-tutte-inutili-misure-per-riapertura-tranne_AwtIFKpWF4mqT7JQHtKTIJ.html?refresh_ce
25) https://www.who.int/publications/i/item/cleaning-and-disinfection-of-environmental-surfaces-inthe-context-of-covid-19 (Cleaning and disinfection of environmental surfaces in the context of Covid-19 Who Interim guidance)
26) Wu Ming https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/06/smarmella-tutto/
27) Who, Advice on the use of masks in the context of Covid-19 – World Health Organization.
28) https://it.notizie.yahoo.com/sanita-con-i-ritardi-si-rischiano-piu-morti-che-per-il-covid-100430703.html
29) https://twitter.com/mazzamazzarello/status/1269669543187791872
30) https://www.youtube.com/watch?v=qkTb_Y89imk
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Intorno al Covid-19 si susseguono da mesi colpi di scena, rivelazioni e successive rettifiche. Grande è la confusione sotto il cielo. Ma non siamo ai tempi di Mao e quindi la situazione non è affatto eccellente. Cerchiamo di collegare alcuni puntini.
1. Oms: «Il contagio da parte di asintomatici è molto raro»…anzi «non sappiamo». Maria Van Kerkhove, direttrice del team tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la risposta al coronavirus (1),
lunedì 8 giugno osa affermare: «Ci sono casi di persone infettate che
sono asintomatiche, ma i paesi che stanno monitorando in modo
dettagliato i contatti non stanno trovando da questi casi una
trasmissione secondaria». Gli «esperti di salute pubblica» insorgono,
capitanati dall’Harvard Global Health Institute. E così l’Oms aggiusta
il tiro il giorno dopo: «La maggioranza dei casi di trasmissione che
conosciamo si verifica, con le droplets, da parte di chi ha
sintomi. Ma ci sono persone che non sviluppano sintomi, e non abbiamo
ancora risposta sulla questione di quanti infettati non abbiano
sintomi». Alcune ricerche stimano la probabilità di infezioni da
asintomatici (e più spesso pre-sintomatici) con modelli probabilistici,
senza documentare direttamente la trasmissione. Comunque la frase
rivelatrice dell’esperta dell’Oms è: «Per ogni risposta che troviamo
alle domande, ne sorgono altre dieci». La risposta è sempre: dipende
(dalle circostanze): un luogo chiuso affollato e in una zona ad alta
carica virale è un caso specifico, non generalizzabile (vedi ai punti 10
e 12).
E a proposito dei modelli probabilistici..
2. «Falliti i modelli epidemiologici, meglio non usarli più nelle decisioni politiche». Il virologo Guido Silvestri, ribadendo – sulla sua rubrica social Pillole di ottimismo – quanto aveva già affermato circa il fallimento dei modelli matematici nel prevedere l’andamento reale dell’epidemia, spiega (2):
«Oggi è il fatidico 8 giugno. Quello che, se non stavamo attenti,
avremmo avuto 151mila malati in terapia intensiva. Invece sono 286. E
dopo 34 e 20 giorni dalle “aperture” di maggio, non c’è alcun segno di
quel disastroso ritorno della pandemia dato per scontato dagli autori
dei modelli matematici sugli effetti della fase 2». Dunque, «credo sia
giusto verso i cittadini italiani (…) ammettere questo fatto e
promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni
politiche, ad esempio per le scuole.» Cita poi il caso della Florida,
«Stato dal lockdown minimo, la mortalità per 100mila abitanti è
12,6» (in Italia è cinque volte tanto). Ecco quindi che «i dati della
Georgia e della Florida dimostrano ancora una volta come i modelli
epidemiologici, che al contempo postulano un massiccio effetto positivo
dei lockdown e non tengono conto del fattore
climatico-stagionale, non spiegano l’andamento della pandemia in modo
universalmente valido, e come tali non dovrebbero essere usati per
guidare le scelte della politica». Insomma l’impalcatura
scientifico-epidemiologica dell’argomento politico a favore dei lockdown e delle chiusure delle scuole solleva perplessità.
Eppure continuano…
3. I «se» dell’Imperial College.
Una volta si diceva che la storia non si fa con i «se». Ma pare che per
le previsioni epidemiologiche si faccia eccezione. Tanto, come
verificare? Sui modelli teorici si basa anche lo studio condotto
dall’Imperial College di Londra pubblicato da Nature (3)
circa l’impatto, rispetto al Covid-19 in Europa, degli «interventi non
farmaceutici», ovvero i blocchi delle attività, il confinamento o lockdown (impropriamente
detti «quarantena» soprattutto in America latina) e la chiusura delle
scuole. Riferendosi all’impatto delle restrizioni in undici paesi
dell’Europa occidentale, gli autori ritengono che queste misure senza
precedenti abbiano salvato oltre tre milioni di vite (630.000 in
Italia). Va però detto che diversi paesi extra Ue che non hanno adottato
un lockdown hanno avuto molto più successo degli europei. Il dibattito sulla migliore strategia anti pandemia non finirà mai…
L’Imperial
sostiene che «solo una piccola proporzione della popolazione britannica
ha contratto l’infezione e quindi siamo solo all’inizio della pandemia»
(e in media negli undici paesi avrebbe il virus solo il 3-4% della
popolazione), dunque l’allentamento delle misure è rischioso. Senza lockdown invece, proseguono gli autori, l’epidemia sarebbe quasi conclusa perché i contagiati (per usare l’evocativo termine in voga in Italia) sarebbero moltissimi, il 70% della popolazione.
Va detto però che i modelli previsionali matematici dell’Imperial College riguardo al Covid-19 spesso non hanno azzeccato (e del resto già in occasione di epidemie precedenti, avevano sbagliato di tanto) (4). Numerose sono state le critiche sul modello retto da Neil Ferguson (il capo dell’equipe dell’Imperial ha dovuto dimettersi da consigliere del governo perché per incontrarsi con la sua amica aveva violato il lockdown tanto caldeggiato). Lo scorso marzo il team di Ferguson prevedeva per l’Italia oltre
mezzo milione di morti se non fosse preso alcun provvedimento e 283
mila decessi applicando, come di fatto è stato fatto, il blocco e il
confinamento. E’ andata molto diversamente. Stessi errori, anzi di più,
per il Regno unito. In un paper dagli effetti esplosivi sulle politiche di Oltremanica, l’Imperial aveva previsto il 16 marzo (5) che
in caso di inazione politica ci sarebbero stati 2,2 milioni di morti
negli Stati uniti e fino a 510.000 nel Regno Unito (e in caso di misure
di sola «mitigazione» i morti sarebbero stati rispettivamente un milione
e 260.000). Pochi giorni dopo aver convinto a misure drastiche i
governi britannico, statunitense e francese, il team di Ferguson è
passato a esagerare per difetto (6) affermando
sempre in marzo: «Il numero di morti nel Regno unito per Covid o per il
suo impatto su altre patologie pregresse non dovrebbe superare i
20.000» e anzi potrebbe «essere di gran lunga inferiore». E invece, al 9
giugno, i morti fra i sudditi di Sua maestà sono molti di più, secondo
le statistiche ufficiali fornite dal governo all’Oms: 40.597 (7).
Si sono rivelate sbagliate anche le previsioni d’aprile dell’Ihme
(Institute for Health Metrics and Evaluation) di Seattle: il prossimo
agosto, l’Italia avrebbe raggiunto i 20.300 morti, la Spagna 19.000, la
Francia 15.000, gli Stati uniti 81.000. Tutti questi paesi sono già ben
oltre (8)
Comunque, clinicamente parlando
4. «Clinicamente il Sars-CoV-2 non esiste più. Niente seconda ondata». Il
mese di giugno inizia con la tempesta scatenata da questa affermazione
di Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione del San
Raffaele di Milano. A Mezz’ora in più su Rai 3 ha dichiarato: «Il
Coronavirus è sparito, qualcuno vuole terrorizzare il paese». E in una
successiva intervista: «Chi dice che ci sarà una seconda ondata in
autunno, dice cose che non hanno senso dal punto di vista scientifico.
L’evidenza ci dice che la cosa sta prendendo piega positiva.
Prepariamoci a rivivere e riprendere in mano il nostro futuro» (9).
Una constatazione sostenuta da Matteo Bassetti direttore del San
Martino di Genova: «Concordo da medico e francamente sono colpito che ci
siano così tante persone che la pensano diversamente, forse sono
persone che i malati non li vedono. La realtà dei fatti mostra che ogni
giorno il numero delle persone in terapia intensiva decresce…non
arrivano più i malati, o arrivano solo dai focolai: Rsa o personale
sanitario che ha assistito malati nelle Rsa. Poi se mi si dice che
occorre l’evidenza scientifica per dimostrare che virus è mutato, va
bene. Ma non si neghi l’evidenza clinica. I numeri, della Protezione
civile, sono questi». D’accordo anche Fabrizio Pregliasco, epidemiologo
dell’Istituto Galeazzi di Milano, si è espresso nello stesso senso «Ci
siamo confrontati con Zangrillo ed è un’evidenza, ha ragione, ma
dobbiamo restare vigili e prudenti perché di questo virus si scoprono
sempre cose nuove. Ora siamo in grado di gestirlo meglio rispetto al
passato» (10).
Davvero non ha più la stessa faccia il famoso virus con le spine…
5. Quasi settemila mutazioni del Sars-CoV-2.
Secondo quanto riportato in un recente studio, sarebbero più di 6.800
le mutazioni comparse nel genoma del coronavirus durante la sua corsa
intorno al mondo (11): tra quelle più comuni, non ne è stata trovata alcuna che ne abbia aumentato la contagiosità, mentre la maggior parte potrebbe addirittura aver penalizzato il virus. Il più delle volte questi cambiamenti non sarebbero nati come risultato dell’adattamento
del virus all’uomo, ma sarebbero stati indotti proprio dai meccanismi
di difesa immunitaria delle persone infettate.
Lo si era già constatato agli inizi di maggio…
6. …Ma allora che senso ha rincorrere il vaccino? Già oltre un mese fa, Massimo Clementi, direttore del laboratorio di virologia del San Raffaele di Milano, intervistato dal Corriere della Sera affermava:
«L’infezione non sfocia più nella fase gravissima, la cosiddetta
“tempesta di citochine (…) sono in forte calo i pazienti che hanno
bisogno di ospedalizzazione, l’epidemia c’è ancora ma dal punto di vista
clinico si sta svuotando. La malattia si è modificata
o si sta modificando». E anche: «Il coronavirus ha perso la sua
potenza.(…) Ci aspettiamo che questo nuovo coronavirus possa pian piano diventare innocuo,
come i suoi ‘cugini’ responsabili del raffreddore». Del resto,
«conosciamo altri 6 coronavirus umani, 4 ci infettano da sempre”. Quello
con cui abbiamo a che fare da qualche mese potrebbe, se continua così,
modificare il suo profilo clinico di rischio e adattarsi all’ospite,
cambiando geneticamente». E le dichiarazioni in questo senso erano già tante agli inizi di maggio (12).
Attenzione! Questo potrebbe minare l’idea del vaccino! E allora…ecco
l’intervento dell’ex virologa (definizione sua) Ilaria Capua (13): «E’ un patogeno che
si manifesta in maniera diversa a seconda di diversi fattori, e le
manifestazioni cliniche sono molto più gravi quando non c’è una cura».
La differenza fondamentale starebbe nell’organizzazione, sanitaria e
sociale, messa in piedi negli ultimi mesi: «Credo che in realtà sia migliorato tutto il sistema. Ma da ex virologa vi dico che quando si dice che il virus è indebolito, questo non è proprio corretto. Il genoma del virus non è cambiato, quindi non possiamo dire questa cosa. Così come non posso dire che è diventato più aggressivo».
Intanto Oltralpe uno studio politico rivela che…
7. Francia: primo – deludente – bilancio sulla macroniana «ricetta di guerra». Secondo uno studio francese (14),
«I dati empirici disponibili suggeriscono che la politica francese non
abbia avuto effetto sulla dinamica dell’epidemia né sulla mortalità
finale, molto pesante (…) A livello mondiale, i paesi che hanno ottenuto
i migliori risultati di fronte all’epidemia hanno riposto fiducia nei
medici e nei cittadini» e puntato su: prevenzione (protezione
specifica delle persone a rischio), individuazione dei casi (soprattutto
fra il personale sanitario), separazione degli ammalati e cure precoci,
spesso con trattamenti simili a quelli vietati in Francia». Qui è
chiaro il riferimento all’idrossiclorochina.
E a proposito di cure boicottate…
8. La figuraccia di Lancet e dell’Oms contro l’idrossiclorochina.
Prescritta in Cina, Stati uniti, Brasile, India, nella maggior parte
dei paesi africani, in Medioriente e in certi paesi europei (15) (16), l’idrossiclorochina viene demonizzata in Francia. A fine maggio poi la (ex) prestigiosa rivista medica The Lancet pubblica
uno studio che dimostrerebbe l’inefficacia e gli effetti indesiderati
(a livello cardiocircolatorio) del medicinale. E l’Oms interrompe subito
la sperimentazione (Solidarity) di trattamento del Covid-9 a base di
idrossiclorochina iniziata il 28 marzo con l’ausilio di 400 ospedali di
35 diversi paesi su 3500 infettati. A questo punto, duecento
scienziati di tutto il mondo sottoscrivono una lettera aperta che indica
molti errori in una ricerca affidatasi ai dati, non verificabili, di
una compagnia (Surgisphere) (17). Così di corsa la rivista ritratta il contenuto dell’articolo (18) e l’Oms… ritratta l’interruzione.
Sempre a proposito di cure boicottate vs vaccini
9. Plasma o Big Pharma? Scrive Leopoldo Salmaso, specialista in malattie infettive, che ha lavorato molto in quelle che egli chiama le vere epidemie, in Africa: «Su
una cosa paiono tutti d’accordo: che sul virus SARS-CoV-2 e sulla
associata sindrome CoViD-19 si sa poco». E «anche i medici più
competenti e dediti al malato, come Giuseppe De Donno con la
plasmaterapia, contano ben poco nel confronto coi “baroni” accademici e
con gli intrallazzatori politici. Contano ancor meno nel confronto con
Big Pharma che non intende assolutamente mollare il boccone multi
triliardario di un vaccino che, per definizione, sarà ancor meno
efficace di quelli anti influenzali» (19). In realtà il 12 giugno il capo delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan dichiara: «Dobbiamo imparare a convivere col virus. Speriamo di trovare un vaccino efficace, ma non è garantito che questo accada.
I governi di tutto il mondo devono trovare un equilibrio tra il
controllo del virus e le conseguenze sociali ed economiche delle misure».
Tutto mentre l’epidemia, in Italia…
10. Perché l’epidemia si è spenta in Italia? Il virologo Giulio Tarro, autore – con Francesco Santoianni – del libro appena pubblicato Covid, il virus della paura, ripete quel che diceva già a marzo: «Gli italiani contagiati da Sars-Cov-2 erano già milioni e non le poche migliaia che annunciava il Governo. Se lo si ammettesse, sconfessando quello che i vari esperti supinamente
accettavano, forse, potrebbero dare un’altra spiegazione dello
spegnersi dell’epidemia; e cioè che il virus non trova più persone da
infettare, risultando queste immunizzate» (20). Per questo, secondo il virologo, mascherine e distanziamento sociale allo stato attuale dei fatti non servono più, perché il virus Sars-CoV-2…«secondo
uno studio fatto a Singapore chi ha avuto la prima Sars ne 2003 ha
sviluppato un’immunità cellulare tale da renderlo immune al virus
attuale (…) Questo sta a dimostrare che il Sars-CoV-2 è in gran parte
identico al beta-coronavirus della prima Sars e quindi avrà il suo
stesso decorso» (21). Scomparirà.
In attesa, finalmente una parola «dall’alto» sui guanti «antivirus»
11. Oms: «No ai guanti, nemmeno al supermercato». Piccola
soddisfazione per chi aveva sempre predicato (e praticato) il rifiuto
dei guanti di lattice monouso. Un danno doppio, per la salute e per
l’ambiente. Gli italiani li hanno usati dovunque nei mesi scorsi: chi
spontaneamente, chi credendoli obbligatori (perfino, ad esempio, per via
di messaggi mal formulati sui treni pendolari delle Fs!). Ebbene l’Oms
si sente finalmente in dovere di intervenire (22):
«No ai guanti, nemmeno al supermercato, usarli può aumentare il rischio
di infezione, dal momento che può portare all’auto–contaminazione o
alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e
quindi il viso». Oltretutto, uno studio condotto ormai due mesi fa in
Germania nel circondario di Heinsberg, fra i principali focolai di
infezione del paese, e guidato dall’Istituto di virologia
dell’università di Bonn, ha trovato che l’epidemia si diffonde quando le
persone sono a distanza ravvicinata per un periodo di tempo abbastanza
lungo (come le feste dopo sci verificatesi nelle località alpine, uno
dei centri di irradiazione in Germania). Dunque, il contatto con gli
oggetti è molto improbabile: (23) «per prendersi il
virus in questo bisogna che qualcuno tossisca nella sua mano, tocchi
immediatamente il pomello di una porta e subito dopo qualcun altro
dovrebbe afferrare lo stesso pomello e toccarsi la faccia» (…) «il
principale veicolo di trasmissione è la saliva che un individuo può
trasmettere agli altri tossendo, starnutendo o parlando a distanza
ravvicinata» (…) Il Sars-CoV-2 viaggia attraverso l droplet, le
goccioline emesse dalla bocca delle persone già infette, ma il virologo
Christian Drosten dell’ospedale Charité di Berlino sottolinea che il
virus non resiste molto all’asciutto e quindi il sole vero modo di
contrarlo è “inalare il droplet”» (le famose goccioline).
Invece sull’uso di micidiali disinfettanti a tutto spiano la parola era già stata detta!
12. Paura del contagio da superfici: stop ai disinfettanti e sanificazioni dappertutto!
Insomma, «infettarsi raccogliendo il virus da una superficie richiede
una sequenza di improbabili eccessive, sfortunatissime, rare
combinazioni», ha spiegato l’epidemiologo Donato Greco, per 30 anni a
capo del Laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità,
poi direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute dal
2004 al 2008, bocciando senza appello le «sanificazioni, con tanto di
marziani in tuta bianca “armati’” di idro-fucili nebulizzatori, l’uso di
disinfettanti chimici, spesso nocivi per la salute, l’uso dei guanti di
lattice, per non parlare di pratiche quali l’imbustamento imposto ai
parrucchieri di borse o effetti personali del cliente»(24). Appunto bisogna distinguere fra l’ambiente sanitario e gli altri ambienti.
Del resto «l’Organizzazione mondiale della sanità nella sua ultima guida, oltre a riconoscere (25) che
la trasmissione del virus per Covid-19 non è stata definitivamente
collegata a superfici ambientali contaminate negli studi disponibili»,
offre diverse raccomandazioni per gli spazi extra sanitari: «Negli spazi
interni non è raccomandata l’applicazione di disinfettanti
spray». Dovremmo informarci sui prodotti che vengono utilizzati nei vari
ambienti che frequentiamo.
E, sempre per l’Oms, «la fumigazione di spazi esterni, come strade e luoghi adibiti a mercato, non è
raccomandata per uccidere il virus responsabile del Covid-19 o altri
patogeni perché il disinfettante è disattivato dalla materia organica
che è impossibile da rimuovere completamente. Ancora meno efficace lo
spray su aree porose». Inoltre, «le strade non sono considerate serbatoi
di infezione per il Covid-19». Oltretutto, «spargere disinfettanti
spray, anche all’aperto, può essere pericoloso per la salute umana».
Insomma
le aree esterne richiedono generalmente una normale pulizia ordinaria
(secondo le regole pre-esistenti) e non richiedono disinfezione. Invece
si è assistito al massiccio uso, all’aperto e negli spazi chiusi, di
micidiali aerosol disinfettanti distribuiti da persone in tute spaziali.
Fino a quando si andrà avanti con disinfezioni e le sanificazioni dove
basterebbero acqua e sapone o altri detergenti anche naturali?
Molte
persone passavano con la varechina o simili qualunque prodotto entrasse
in casa, anche i contenitori degli alimenti, e la stessa ortofrutta.
Per non tacere della problematica «mascherine»
13. Nuove rivelazioni sul «il primo talismano usa e getta della storia»? Quella fra virgolette è la definizione data dal sito Wu Ming, in un compendio sul Covid, da leggere assolutamente (26). Soprattutto in Italia, dove le persone tuttora portano le mascherine anche all’aperto e in solitudine. Su una presunta
svolta dell’Oms, ecco un chiarimento di Guido Silvestri: «Ecco quello
che dice in realtà l’Oms: 1. Non c’è evidenza scientifica (dagli studi
sul Covid-19 e presso persone sane) che l’uso universale delle
mascherine previene l’infezione con virus respiratori, Covid-19
compreso.2. L’uso non è raccomandato sempre per tutti, ma solo in
situazioni specifiche e come parte di un approccio più ampio per frenare
la trasmissione». Ecco quali sono le situazioni, dal sito dell’Oms
stessa (27):
«Spazi dove non si possono mantenere le altre misure di contenimento
come il distanziamento, i test, l’isolamento, per esempio attività
lavorative, negozi, incontri sociali di massa, scuole, chiese, moschee…
Persone che vivono in situazioni affollate, compresi i campi di
rifugiati, di sfollati, gli slum… Mezzi di trasporto… Attività a
contatto con il pubblico». Quindi quando il distanziamento è possibile,
la mascherina non occorre. Poi, esistono le lavabili (e si possono anche
autoprodurre), per evitare sprechi e rifiuti.
L’Oms
dice anche dei probabili svantaggi dell’uso delle mascherine da parte di
persone in salute; fra questi: «Autocontaminazione se le mascherine non
vengono cambiate quando umide o sporche, il che crea condizioni
favorevoli ai microrganismi» (ed è abbastanza impossibile che non si
inumidiscano in pochissimo tempo…); difficoltà di respirazione e mal di
testa; possibili lesioni alla pelle e dermatiti se indossate per molte
ore; falso senso di sicurezza; problemi nella gestione dei rifiuti e
rischi per l’ambiente; problemi di comunicazione per i disabili uditivi;
difficoltà per persone con disabilità mentali, asma, malattie
respiratorie croniche». Si pensi poi a chi fa un lavoro pesante o
comunque è costretto a indossare la mascherina otto ore al giorno.
Infine, l’Oms liquida in una riga un gigantesco problema che riguarda
molte aree del mondo e non solo nella stagione estiva: la fatica di
indossare il dispositivo quando si vive (e peggio si lavora) «in
ambienti caldi e umidi».
La fatica di vivere aumenta. Per quanto tempo ancora?
Altri drammi nascosti.
14. Moriranno per altro (ma non ci sarà nessuna conta dei morti). Nessuno
mette in dubbio che fra i sottoprodotti della crisi da Covid-19 ci sia –
a livello planetario e in Italia – un’emergenza sanitaria
extra-Covid-19 (28). La paura
del Covid-19 ha fatto sì che il numero di accessi in pronto soccorso per
ischemie e infarti sia calato significativamente, con un aumento delle
morti per arresto cardiaco non solo in Italia ma anche all’estero. Negli
ultimi mesi, la maggior parte degli interventi chirurgici sono stati
rimandati (28 milioni nel mondo, secondo una stima apparsa sulle colonne
del British Journal of Surgery), per permettere al
personale sanitario di affrontare la fase più critica della pandemia.
Nella sola Italia, durante i mesi dell’emergenza gli ospedali sono stati
occupati a curare i malati di Covid-19, rinviando mezzo milione di interventi chirurgici e milioni di visite specialistiche, ha affermato Pierluigi Marini, presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani e primario al San Camillo di Roma. Si stima siano
3 milioni i pazienti che hanno bisogno di una visita cardiologica e 12
milioni quelli che devono ancora fare un esame radiologico perché non si sono potuti presentare a marzo, aprile e maggio. Le operazioni oncologiche, invece, sono calate del 50%: una cifra altissima, se si conta che «in Italia abbiamo circa mille nuovi casi di cancro al giorno», spiega Marini, aggiungendo che «le conseguenze di questo accumulo sono spaventose». Chissà se qualcuno cercherà di calcolarle».Un tweet ha suscitato commozione e reazione in Argentina negli ultimi giorni. Il noto attore Marcelo Mazzarello scriveva il 7 giugno: «Mio papà è morto due giorni fa a casa mia. L’ho portato a casa, in clinica era disidratato, denutrito e trattato con un eccesso di farmaci. La pandemia è diventata una scusa per abbandonare pazienti che non avevano il Covid. Sono morti che nelle statistiche non figurano. Sono i morti della dittatura sanitaria» (29). In una video intervista a cura di Alfredo Leuco di Todo Noticias, pochi giorni dopo (30) Marcelo ha articolato la sua denuncia.
Eppure c’è chi gongola.
15. Incassi e (d’ora in poi) silenzio (forse). L’Italia
ha riposto fiducia in virologi dai pareri drastici ma contrastanti; e
remunerati benissimo. Roberto Burioni, virologo virale, principale
artefice della narrazione urbi et orbi in Italia, dichiara l’intenzione di entrare in modalità silenziosa fino a ottobre. Frutto forse dell’inchiesta del settimanale L’Espresso a proposito dei suoi lauti guadagni per le connessioni con Big Pharma e altre generose companies, come la Ferrari?
E
allora davvero l’Italia, con i suoi numerosissimi morti malgrado il
blocco, è stata un modello internazionale per la tutela della salute?
Marinella Correggia
Fonte: https://emigrazione-notizie.org
Link: https://emigrazione-notizie.org/?p=32048
13.06.2020
NOTE
1) https://www.statnews.com/2020/06/09/who-comments-asymptomatic-spread-covid-19.2) https://www.orizzontescuola.it/a-decidere-chiusura-scuole-modelli-matematici-diffusione-pandemia-che-hanno-fallito/
3) https://www.nature.com/articles/s41586-020-2405-7
4) http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=85096&fr=n
5) https://web.archive.org/web/20200503102316/https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-NPI-modelling-16-03-2020.pdf
6) https://web.archive.org/web/20200512112906/https://www.newscientist.com/article/2238578-uk-has-enough-intensive-care-units-for-coronavirus-expert-predicts/
7) https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200609-covid-19-sitrep-141.pdf?sfvrsn=72fa1b16_2
8) https://www.theguardian.com/world/2020/apr/07/how-can-coronavirus-models-get-it-so-wrong
9) https://www.youtube.com/watch?v=NPk43BlWNzg
10) https://www.weboggi.it/Cronaca/il-coronavirus-e-sparito-bassetti-e-pregliasco-sono-d-accordo-con-zungrillo/
11) https://www.dottnet.it/articolo/31063/covid-7mila-mutazioni-molte-deleterie-per-il-virus/?tag=10923163320&tkg=1&cnt=3
12) https://emigrazione-notizie.org/?p=31567
13) (https://www-fanpage-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.fanpage.it/attualita/la-virologa-capua-ecco-perche-clinicamente-il-covid-19-non-esiste-piu/amp/?amp_js_v=0.1#referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s&share=https%3A%2F%2Fwww.fanpage.it%2Fattualita%2Fla-virologa-capua-ecco-perche-clinicamente-il-covid-19-non-esiste-piu%2F):
14) https://www.revuepolitique.fr/covid-19-premier-bilan-de-lepidemie/
15) https://blogs.mediapart.fr/laurent-mucchielli/blog/260520/fin-de-partie-pour-l-hydroxychloroquine-une-escroquerie-intellectuelle
16) https://cambiailmondo.org/2020/06/05/covid-19-clorochina-o-vaccini/
17) https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/06/10/news/idrossiclorochina_cosi_riviste_scientifiche_e_oms_hanno_perso_credibilita_-258854721/
18) https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)31324-6/fulltext
19) https://comedonchisciotte.org/covid-19-positivo-anzi-negativo-anzi-chilosa/
20) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-intervista_al_prof_tarro_lepidemia_covid_si__spenta_per_un_motivo_preciso/6119_35436/
21) Giulio Tarro: “Il Sars-CoV-2 sparirà come la prima Sars. Ecco lo studio scie ntifico che lo dimostra, Fondazionenenni.blog
22) https://it.notizie.yahoo.com/coronavirus-oms-no-ai-guanti-neanche-al-supermercato-154408945.html
23. “ll coronavirus non si prende al supermercato. Studio tedesco ridimensiona il rischio contagio da oggetti, il messaggero 19 aprile 2020.
24) https://www.scienzainrete.it/articolo/sorvegliare-e-pulire-eccessi-da-sanificazione/donato-greco/2020-05-19 e https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/05/26/epidemiologo-tutte-inutili-misure-per-riapertura-tranne_AwtIFKpWF4mqT7JQHtKTIJ.html?refresh_ce
25) https://www.who.int/publications/i/item/cleaning-and-disinfection-of-environmental-surfaces-inthe-context-of-covid-19 (Cleaning and disinfection of environmental surfaces in the context of Covid-19 Who Interim guidance)
26) Wu Ming https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/06/smarmella-tutto/
27) Who, Advice on the use of masks in the context of Covid-19 – World Health Organization.
28) https://it.notizie.yahoo.com/sanita-con-i-ritardi-si-rischiano-piu-morti-che-per-il-covid-100430703.html
29) https://twitter.com/mazzamazzarello/status/1269669543187791872
30) https://www.youtube.com/watch?v=qkTb_Y89imk
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