mercoledì 24 giugno 2020

Clorochina: il Re è nudo. Per chi vuole intendere intenda. Una volta per tutte.

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Succede così. Si trova un farmaco che funziona, ma non è contemplato dai famigerati “protocolli”, concepiti non per adeguarsi ai singoli casi dei pazienti, ma alle tasche degli azionisti di Big Pharma, oltre che ad altri scopi inenarrabili.  Allora il medico o i medici di turno che decidono di andare avanti lavorando “in scienza e coscienza” secondo il principio di Ippocrate del primum non nuocere, vengono silenziati e stalkizzati, questa volta persino se a mettersi a difenderlo c’è niente pò pò di meno che un ex Ministro della Salute francese. E’ successo con il covid, qua, a proposito del Dott Raoult e della clorochina, un farmaco improvvisamente diventato pericoloso ma che fino a qualche mese fa era considerato innocuo al punto da essere somministrato come preventivo della malaria e che tutti i viaggiatori d’Africa avranno usato almeno una volta nella loro vita, senza speciali contro indicazioni o effetti collaterali. Anche perché gli effetti collaterali rischiano di iniziare con l’uso cumulato nel tempo.
Ma all’improvviso un farmaco che funziona viene ammantato di effetti collaterali peggiori dei vantaggi potenziali, oppure sparisce dagli scaffali e diventa difficile ottenerlo.
Avevo notato la stessa tattica per  una sostanza, il glutatione, che mescolato in una fisiologica con vit c e acetilcisteina e trasfuso nel sangue, costituisce un potentissimo antiossidante che, tra le altre cose, salvò il mio gatto l’anno scorso da morte sicura. Il glutatione che mi procurai lo trovai per puro caso solo perché era stato dimenticato in qualche magazzino di farmacia, visto che per tutto l’anno scorso il glutatione era sparito da tutti i paesi del mondo occidentale.  (1)

Perché funziona. Ma non si vuole che si sappia. E funziona su tutta una serie di malattie che trovano nello stress ossidativo la principale causa di squilibrio immunitario, dal meccanismo del cancro, alla difesa contro l’influenza. Perché semplicemente è uno dei metodi più efficaci per potenziare il sistema immunitario, ampio campo di indagine nel quale BigPharma non vuole mai investire, poiché il suo modello di business si basa sulla sperimentazione di una singola sostanza, brevettata, di cui si possa dimostrare che riduce la mortalità di una determinata malattia come il cancro, o che semplicemente la procrastina, senza interessarsi minimamente alla salute e alla guarigione della persona umana considerata nel suo insieme. E se il metodo di aumentare l’immunità riguarda sostanze o metodi non brevettabili, non interessa.
Nel mondo intero, la tattica di oscurare il farmaco ha funzionato in tutti quei paesi ligi agli ordini dell’OMS-Cina-Bill Gates di cui l’Italia è uno dei più zelanti zerbini, mentre nei paesi in cui le istituzioni avevano veramente a cuore la salute dei cittadini si faceva incetta del farmacto (Grecia, Madagascar, India ecc).
Ma con il dietrofront di Lancet su uno studio taroccato per distruggere l’efficacia del farmaco idrossiclorochina, questa volta le cose sono arrivate veramente a galla, al punto che l’ex Ministro della Sanità francese, Douste Blazy, ne ha parlato in un tg della rete televisiva francese, recentemente.
Buon ascolto.

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