Un ultimo colpo sta per essere inferto alla democrazia italiana dai nostri governanti. Questa volta letale, senza vie di scampo. Sì, perché, dopo aver cancellato lo Statuto dei Lavoratori, attuato politiche di respingimento dei migranti, approvato la cosiddetta riforma della Buona Scuola, che di buono non ha proprio niente per insegnanti e studenti, l’unica cosa che rimane da fare per scardinare il sistema democratico del nostro Paese è attaccare i deboli per antonomasia: i minori.
Avvocato segretario camera minorile di Napoli
E a nulla vale dire che saranno istituite sezioni specializzate presso i tribunali ordinari, non è la stessa cosa. Per intenderci, è come se eliminassero degli ospedali pediatrici come il Santobono o il Bambino Gesù, importantissimi poli di eccellenza per la salute dei bambini, e si limitassero a prevedere un semplice reparto pediatrico presso gli ospedali per adulti.
Chiunque comprende che non sarebbe la stessa cosa.
Perché il tribunale per i minorenni non è un comune tribunale. È un meraviglioso non luogo, in cui professionisti con differenti competenze tecniche lavorano per bambini e ragazzi, ma anche un luogo studiato a misura di bambini e ragazzi per garantire la massima tutela quando essi sono esaminati. Vi immaginate i vostri figli a recarsi nell’affollato tribunale ordinario, dove non vi sono stanze idonee per il loro ascolto? È ciò che già accade dopo l’entrata in vigore della L. 219/2012, che ha trasferito alcune competenze dal tribunale per i minorenni al tribunale ordinario, dove spesso i minori vengono ascoltati da un collegio formato da tre giudici, oltre che dal PM, seduti dietro ad un grosso tavolo, manco se fosse una commissione di esame, mentre bambini e ragazzi presso il tribunale per i minorenni sono ascoltati da giudici onorari, psicologi o psichiatri specializzati, che li mettono a loro agio in ambienti idonei ad accoglierli. Come pure questa legge prevede l’eliminazione delle procure minorili che lavorano in strettissima sinergia con il tribunale civile, facendo segnalazioni, proponendo ricorsi. Ma di tutto questo la stampa e la maggior parte delle le televisioni non parlano. Solo qualche sparuta intervista a qualche magistrato, che si disperde nel marasma confuso delle altre notizie, spesso inutili. Invece il nostro Paese dovrebbe essere travolto da un’onda di indignazione popolare. Perché se questa riforma dovesse passare al Senato si iscriverebbe una seria ipoteca sul futuro dei nostri giovani. E chi tace è complice!
* Avvocato segretario camera minorile di Napoli
Nessun commento:
Posta un commento