Schierati cinquanta uomini per liberare le abitazioni Ater e di altri enti. L'assessore Ozzimo: "Via dagli alloggi popolari gli inquilini con redditi alti. I cittadini segnalino gli irregolari".
repubblica.it di GIOVANNA VITALEObbiettivo: recuperare (e riassegnare) ogni anno un migliaio di alloggi popolari. A partire dal centro storico. Dove anche ieri - e sempre a San Saba - è stato liberato (e consegnato alla Asl che lo trasformerà in un centro per ragazzi con disagio mentale) un villino di due piani per 140 metri quadri abitato senza titolo da tre donne che non hanno mai versato neppure un euro di canone, mentre un'altra palazzina di tre piani - affittata da un avvocato per 96 euro al mese - è stata sottoposta ad ulteriori verifiche. Due operazioni che hanno strappato gli applausi della gente del quartiere, accorsa ad assistere agli sfratti e pronta a denunciare altri casi di abuso simili.
"È anche sulla base di tali segnalazioni che ci muoveremo" annuncia Ozzimo, che ieri ha istituito una task force composta da 50 uomini, con l'ambizioso compito di portare a mille le assegnazioni annuali di case popolari - tra Ater e comunali, di nuova edificazione e sottratte agli inquilini abusivi
Prende così forma la linea dura invocata dal sindaco Marino per ripristinare la legalità e dare una risposta all'emergenza abitativa. Con un doppia azione: recuperare gli alloggi popolari abitati da inquilini privi dei requisiti minimi di reddito e, al tempo stesso, attingere al piano della Regione (che è pronta a stanziare 250 milioni) avviato insieme ai movimenti di lotta per la casa.
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