Comunicato
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Finalmente
la sentenza del giudice di pace Leonardo Colonnelli dà ragione alle
rivendicazioni che il comitato acqua potabile sin dal 2008, con caparbietà,
porta avanti a tutti i livelli. L’acqua che viene distribuita deve essere
potabile, altrimenti va pagata il 50% in meno come prescrivono le leggi. Il
diritto all’acqua potabile che nel viterbese da tempo viene negato, viene ora
ad essere sancito con la sentenza del giudice. Uno dei gestori è stato
condannato a pagare, per risarcimento danni e inadempienza contrattuale,
€. 1000 e dovrà emettere bollette ridotte del 50% per quanto riguarda il
consumo di acqua, finché questa non diventi effettivamente potabile.
Grande
è la soddisfazione e desideriamo ringraziare, per aver sostenuto questa
battaglia di civiltà,e condividere la nostra gioia, con gli avvocati tutti
dello studio Pistilli ed in particolare con gli avvocati Massimo Pistilli,
Riccardo Catini, la dott. Elena Tolomei e soprattutto desideriamo condividerla
con i cittadini che hanno compreso l’importanza della lotta che abbiamo
intentato contro l’oscurantismo e l’insabbiamento perpetuato dalle istituzioni.
I cittadini hanno compreso la validità della battaglia civile, e grande è stato
il sostegno che ci hanno dato nei momenti di sconforto, dovuto alle lungaggini
burocratiche e alle accuse diffamatorie di allarmismo e di volere il male del
nostro paese.
La
rivendicazione era ed è giusta. La magistratura ha riconosciuto il diritto
all’acqua potabile per ogni cittadino e ha fatto chiarezza sulle responsabilità
civili dei gestori degli acquedotti. Ci riteniamo soddisfatti, anche se nei
comportamenti di questi e degli amministratori pubblici riteniamo siano
riscontrabili atti perseguibili anche penalmente. E’ inammissibile,
infatti, aver negato l’evidenza dell’inquinamento delle acque, aver distribuito
acqua non potabile con sostanze velenose quali arsenico, uranio 238, fluoruri
microcistine dell’alga rossa, ecc. senza averne data giusta informazione. E’
inaccettabile che sia stata volutamente nascosta la verità sui dati allarmanti
che hanno definito alcune zone della provincia ad alto rischio sanitario, con
la scusa di evitare danni all’economia. Il primo diritto dei cittadini è alla
salute e i sindaci sono i massimi responsabili della salute dei propri cittadini.
Alcuni sindaci e amministratori hanno minimizzato e ancora minimizzano,
contravvenendo ai loro doveri verso la cittadinanza. Di questo, se avessero una
coscienza civile, dovrebbero provare profonda vergogna, dimettersi e
nascondersi alla vista di tutto il consesso umano.
Il
comitato acqua potabile continuerà nell’impegno assunto, vigilando perché gli
amministratori pubblici, le istituzioni e le società di gestione dell’acqua non
dimentichino i loro obblighi e che emerga l’informazione corretta e veritiera.
Continuerà a chiedere il rispetto dei diritti, sostenendo ancora le cause di
fronte alla Magistratura competente e sbugiardando diffamatori, calunniatori e
insabbiatori.
27
settembre 2013
COMITATO ACQUA POTABILE- ADUC RONCIGLIONE
Tel 3683065221 – 3894440387 email: comitato.acqua.potabile@gmail.com
Aderente al Coordinamento nazionale bonifica armi chimiche - Affiliato AICS
Via Resistenza, 3c – 01037 Ronciglione VT
Tel 3683065221 – 3894440387 email: comitato.acqua.potabile@gmail.com
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