L'ex premier: «Dopo 59 notti in bianco stavolta ho dormito dieci ore. La crisi non è un dramma, pronti a votare legge di Stabilità»
Il Cavaliere respinge l'accusa di irresponsabilità verso il Paese, e cioè nega che «la caduta di governo sia un fatto drammatico». Non è vero, obietta il Cavaliere: «Quando ero imprenditore i governi duravano in media undici mesi e quando un governo cadeva noi imprenditori eravamo felici perché per un po' non c'erano danni. Questa cosa della continuità è un imbroglio come quella dello spread». Anche la circostanza che ha dato inizio a tutto, cioè le dimissioni dei parlamentari, va inquadrata a suo giudizio all'interno di una cornice politica perché, chiarisce, «sono state consegnate ai capigruppo e a me e non ai presidenti di Camera e Senato» e costituiscono «un grido di dolore per la democrazia ferita da una serie di ingiustizie che sto subendo e anche una reazione a comportanti insultanti e offensivi dei nostri di governo del Pd». Respinge anche, Berlusconi, l'accusa di essere un ribaltafrittata fatta dal premier. «Letta - argomenta - pur provenendo da una tradizione cattolica e democratica sembra avere preso tutti i vizi della sinistra di cui adesso fa parte, cioè quello di ribaltare la realtà a proprio vantaggio».
Il Cavaliere osserva, infatti, che «proprio Letta e il Pd hanno imposto sconsideratamente il blocco delle attività di governo e riversato sugli italiani il costo dei loro errori di politici». E si domanda retoricamente: «Come potevamo restare alleati di un presidente del Consiglio e di un partito che per una sorta di rappresaglia verso i moderati decidono di fare pagare ai cittadini un aumento delle tasse assolutamente evitabile?». Nonostante questo, preannuncia che «se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo; se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse noi le voteremo, se come si sono impegnati a fare taglieranno la seconda rata dell'Imu noi voteremo favorevolmente».
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