Approvata operazione da 100 milioni. Perdite in aumento: 294 milioni in sei mesi. I sindacati: compagnia senza prospettive.
Il
Consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato a maggioranza la
proposta di aumento di capitale non inferiore a 100 milioni di euro,
così come la sottoscrizione dei 55 milioni di un prestito convertibile
ancora inoptato. Ma all'interno del board della compagnia di bandiera si
sarebbe verificata una spaccatura: i consiglieri italiani avrebbero
votato a favore dell'operazione, mentre i membri francesi espressi da
Air France avrebbero votato contro.
I CONTI -
Intanto Alitalia deve affrontare il pronfondo rosso nei conti: la
compagnia ha chiuso il primo semestre con una perdita netta in crescita a
294 milioni dai 201 milioni dello stesso periodo del 2012, su cui
hanno inciso anche 50 milioni di accantonamenti straordinari di cui 47
milioni legati al contenzioso fiscale sulle società irlandesi facenti
capo all'ex Gruppo Air One. I ricavi totali sono in flessione di circa
il 4% a 1,62 miliardi.
I SINDACATI-
Dura la reazione dei sindacati. In una nota congiunta Antonio Foccillo,
segretario confederale della Uil, e Claudio Tarlazzi, segretario
generale della Uiltrasporti hanno lanciato un nuovo allarme:
«Gravissimo errore pensare che con l'aumento di capitale si possano
considerare superati tutti i problemi di Alitalia. Il Governo e i vecchi
azionisti devono intervenire direttamente ed esplorare tutte le vie
possibili per evitare che la compagnia venga fortemente ridimensionata.
Occorre pensare a un assetto strategico dell'azionariato che consenta
una prospettiva essendo venuta meno l'ipotesi di fusione con Air
France».
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